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UE: “Capitale verde europea”, Stoccolma e Amburgo le vincitrici

L’Europa è oggi essenzialmente una società urbana, con quattro europei su cinque residenti in piccole o grandi città da cui, è ormai risaputo, provengono molti dei problemi ambientali. Eppure è proprio da tali aree urbane che può arrivare impegno e innovazione necessarie per risolverli. La Commissione europea ha da tempo riconosciuto il ruolo importante che le autorità locali svolgono per migliorare l’ambiente e il loro elevato livello di impegno per un vero progresso. E nasce proprio con l’obiettivo di promuovere e gratificare questi sforzi il premio “Capitale verde europea”:https://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/index_en.htm, con cui selezionare a partire dal 2010, ogni anno, una città all’avanguardia in fatto di soluzioni rispettose dell’ambiente per la vita urbana.
A ricevere per la prima volta il titolo Stoccolma che sarà Capitale verde europea nel 2010, seguita da Amburgo nel 2011. La giuria incaricata ha valutato le città candidate secondo dieci indicatori ambientali in merito: alla capacità di raggiungere livelli elevati di tutela ambientale, il loro impegno per conseguire obiettivi sempre più ambiziosi in fatto di tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile e la possibilità di fungere da modello e di promuovere le migliori pratiche nelle altre città europee.
“Mi congratulo con Stoccolma e Amburgo – ha commentato Stavros Dimas, commissario UE per l’ambiente – per gli sforzi dispiegati per dare priorità all’ambiente e alla qualità della vita. Attualmente quattro europei sul cinque abitano in aree urbane, ed è lì che le sfide ambientali che la nostra società deve affrontare sono più evidenti. Con le misure adottate in fatto di inquinamento atmosferico, traffico e congestione, emissioni di gas ad effetto serra e gestione dei rifiuti e delle acque reflue, Stoccolma e Amburgo possono fungere da modello per il resto d’Europa”. La scelta della città svedese, 800 000 abitanti in rapida crescita, è dovuta all’innegabile impegno nel migliorare la qualità della vita urbana tenendo sistematicamente conto dell’ambiente nel bilancio, nella pianificazione operativa, nella rendicontazione e nel monitoraggio. Stoccolma ha tra i meriti l’essersi fissata l’ambizioso target di sottrarsi alla dipendenza dai combustibili fossili entro il 2050, aver attivato un innovativo sistema integrato di smaltimento dei rifiuti raggiungendo livelli elevati di riciclaggio e incrementato la mobilità sostenibile al punto da aver ridotto del 25% delle emissioni pro capite di CO2 dal 1990 (circa la metà della media nazionale svedese). Non è da meno Amburgo (1,8 milioni di abitanti) che mira a tagliare le sue emissioni di CO2 del 40% entro il 2020 e dell’80% entro il 2050. Per raggiungere l’obiettivo la città ha adottato una serie di misure tra cui “parametri di riferimento del rapporto costo-efficacia per le misure di risparmio energetico negli edifici pubblici e programmi di sostituzione di dispositivi di illuminazione, caldaie e frigoriferi”. La politica locale ha fatto sì che rispetto al 1990 le emissioni di CO2 pro capite si siano ridotte del 15% circa, con un risparmio energetico annuo di 46 000 MWh. “Di Amburgo sono state inoltre apprezzate la strategia di comunicazione e la proposta di ospitare un “treno delle idee”, sul quale altre città hanno a disposizione un vagone per promuovere le proprie idee, i propri risultati e i piani futuri per l’ecologia”.
Le prossime candidature per il titolo 2012 si apriranno a partire da settembre 2009.

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