Rinnovabili

UE, aumenta il lavoro con il crescere delle rinnovabili

Le conclusioni sono che le energie rinnovabili richiedono una complessità di lavorazione più elevata al confronto di quelle necessarie per i carburanti fossili. Sono i risultati di uno studio del Worldwatch Institute, secondo i quali è ipotizzabile che il passaggio da un mercato all’altro favorisca una crescita dell’occupazione. Per avere un’idea delle potenzialità occupazionali, basta considerare i Paesi che hanno già investito in modo decisivo sulle rinnovabili. In Germania un’analisi del governo mette in evidenza che già nel 2006 le rinnovabili, direttamente o indirettamente, hanno creato quasi 260.000 posti di lavoro. Ma la cifra, in previsione, sembra destinata a salire fino alle 400/500.000 unità nel 2020 e addirittura alle oltre 700.000 nel 2030. Anche in Spagna quasi 90.000 persone sono impiegate direttamente nella produzione dell’energia verde e indirettamente quasi altre 100.000 principalmente nell’eolico e nel fotovoltaico. In Danimarca, leader nella produzione dell’energia eolica, per una politica di sostegno meno regolare, in questi ultimi anni, non ha visto aumentare l’impiego nelle rinnovabili, che ammonta comunque a 21.000 lavoratori.

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