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UE, aiuteremo l’IMO a definire una politica per il taglio della CO2

Il comparto navale è tra i più inquinanti e ancora oggi non esiste una legislazione internazionale che ne regolamenti le emissioni. Per raggiungere gli obiettivi fissati al 2020 l'Europa ha annunciato di voler contribuire alla redazione di una normativa ad hoc

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea è pronta portare avanti i colloqui con l’Organizzazione Internazionale Marittima ai fini di definire una normativa che aiuti il settore a raggiungere gli obiettivi sul taglio delle emissioni di CO2. Dopo l’incontro con un gruppo di esperti, il Vicepresidente della Commissione europea e responsabile dei trasporti, Siim Kallas, e il Commissario Connie Hedegaard, responsabile dell’azione per il clima, hanno dichiarato: “Siamo convinti che il settore del trasporto marittimo debba assumersi le proprie responsabilità nella lotta contro il cambiamento climatico. Abbiamo discusso di come l’Europa possa sostenere il comparto marittimo per meglio contribuire a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, nel caso non si arrivasse ad un accordo internazionale. Ma non c’è alcun dubbio: l’Europa deve compiere ogni sforzo possibile per aiutare l’IMO, d’accordo sulla necessità di definire misure globali a breve e a lungo termine per frenare le emissioni di gas a effetto serra generate dal comparto navale”.
Attualmente il trasporto marittimo rappresenta il 3% delle emissioni totali ed è previsto un raddoppio delle emissioni generate dalle navi entro il 2050 per questo l’IMO, l’agenzia specializzata dell’Onu, già nel 1990 iniziò a mettere in luce le problematiche legate alla produzione di inquinanti a carico del comparto senza però riuscire ad ottenere un accordo internazionale.
I due Commissari si sono quindi riuniti con alcuni rappresentanti di governo, per fare il punto della situazione e discutere al fine di stabilire una serie di opzioni ed azioni strategiche confrontandosi con i pareri dell’IMO e dell’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change). L’incontro è stato utile per capire che il comparto marittimo ha bisogno di una legislazione che sia valida a livello globale, ed ecco perché Bruxelles si è dichiarata disponibile a collaborare per la definizione della regolamentazione. A tal fine sono stati organizzati altri due incontri che avranno luogo nel corso dell’anno e saranno funzionali alla valutazione e all’eventuale sottoscrizione di collaborazioni e nuovi accordi.