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Tutela ambientale, Ecologia ed Energia: rifiuti

L’Osservatorio Provinciale Rifiuti ha fornito in anteprima i dati relativi all’anno 2009, in attesa della pubblicazione del rapporto annuale sulla gestione dei rifiuti. Il dato più importante che si rileva è che la produzione complessiva di rifiuti urbani è diminuita in modo significativo rispetto al 2008, sia in valore assoluto (-2,9%) che a livello pro-capite (-3,5%), all’interno di un anno in cui la crisi economica mondiale si è acuita ed è stata avvertita pesantemente anche a livello territoriale. Probabilmente, in parallelo, si è andata diffondendo una maggiore cultura del risparmio e della parsimonia.

Il Presidente della Provincia di Varese Dario Galli ha sottolineato «i risultati positivi rispetto al 2008» ed ha ribadito che «l’obiettivo dei 2/3 di differenziata è ormai vicino. Siamo tra le prime tre provincie in Lombardia. Questi risultati sono frutto dell’ottimo lavoro amministrativo, ma anche delle imprese, delle famiglie e soprattutto dei ragazzi che hanno recepito il messaggio e contribuiscono in maniera attenta a differenziare e ridurre i rifiuti. Stiamo lavorando per avere un modello unico di raccolta differenziata per tutta la provincia così da migliorare ulteriormente i risultati».

Il trend di rallentamento nella crescita della produzione dei rifiuti, che si registra da qualche anno a questa parte, si è dunque evidenziato compiutamente nel 2009 riportando i livelli di produzione pro-capite a quelli dell’anno 2003.
Il dato annuale di produzione pro capite si attesta nel 2009 a 478 kg/abitante, rispetto ai 496 kg/abitante dell’anno precedente (circa 18 kg/abitante in meno).

L’Assessore a Tutela ambientale, Ecologia ed Energia Luca Marsico ha rimarcato i risultati raggiunti anche grazie alle «43 azioni che abbiamo attivato per raggiungere gli obiettivi su differenziata, riduzione e riciclo. Abbiamo anche aperto un tavolo di lavoro con i soggetti che si occupano della raccolta rifiuti e abbiamo programmato con il dirigente scolastico provinciale Claudio Merletti un maggior coinvolgimento delle scuole».

La speranza è quella di osservare la persistenza di questo contenimento nel 2010, dovuta non al permanere di fenomeni di crisi globale, bensì al positivo influsso ed al radicarsi delle azioni di riduzione dei rifiuti messe in atto dalla Provincia di Varese negli ultimi 10 anni e soprattutto nel 2009 (progetto Ecobebè, Bando Ecofeste, approvvigionamento di latte ed acqua potabile mediante bottiglie riutilizzabili), volte a realizzare il dettato della normativa comunitaria e nazionale in tema di gestione dei rifiuti, che mette in primo piano la prevenzione della produzione.
La raccolta differenziata complessiva, raggiunge a livello provinciale il 58,1%, aumentando di quasi 1 punto percentuale rispetto allo scorso anno (57,2%), confermando l’impegno dei Cittadini e degli altri Enti ed Aziende della Provincia di Varese coinvolti sul territorio nella filiera del rifiuto urbano e la qualità e l’efficacia dei modelli gestionali introdotti, giunti ormai a maturità.

L’Osservatorio ha fornito anche alcuni dati storici di più lungo periodo. La produzione complessiva dei rifiuti dal 2000 al 2009 in Provincia di Varese è aumentata del 6,2%, a fronte di un aumento della popolazione residente del 6,8%; se analizziamo il dato della produzione pro-capite osserviamo pertanto che nell’arco di 10 anni la produzione dei rifiuti è diminuita dello 0,5%.
Le Raccolte Differenziate sono letteralmente esplose, passando dalle 140.511 t del 2000 alle 293.065 t del 2009, con un incremento del 73% sui quantitativi totali.

La percentuale di RD è passata dal 35,7% del 2000 al 58,1% del 2009, livello che ci colloca al di sopra dell’obiettivo nazionale del 50% , previsto per il 2009 dal Dlgs. 152/06.
In particolare, la frazione che maggiormente ha contribuito a farci raggiungere una quota prossima al 60% di RD è stata quella dei rifiuti organici, la cui intercettazione, da 12 comuni attivi nel 2000 coinvolge oggi 140 Comuni su 141, per un quantitativo totale intercettato che è passato da 9.748,8 t nel 2000 a 54.847,3 t nel 2009, con un incremento decennale del 462,6%.
Due dati molto importanti sono il decremento del 30,7% della produzione di rifiuti Ingombranti destinati a smaltimento ed il decremento dei quantitativi di RU (il cosiddetto “sacco viola”) del 35,5% in 10 anni.

L’aumento della percentuale di rifiuti avviati a riciclaggio nel 2009 è reso possibile dall’incremento della RD della frazione organica, che è stata introdotta ex novo nel 2009 a Gerenzano e Malpensa 2000, cui deve sommarsi lo sforzo di rilancio del sistema di RD dei rifiuti operato a Tradate, dove all’interno di un’ampia campagna di comunicazione il sacco nero per la raccolta dei RU residuali è stato sostituito da un sacco trasparente, determinando finalmente l’adesione dei Cittadini alla RD della frazione organica, con un + 66% rispetto al 2008.
Lievi cali si rilevano nella produzione delle frazioni secche quali carta (-3,3%), vetro (- 0,8%), mentre gli imballaggi in plastica fanno registrare un lieve incremento (+1,3%). Anche i rifiuti verdi ed i legno segnano il passo (-4,6% e – 8% rispettivamente), e la loro flessione, insieme a quella ancor più marcata degli ingombranti (-13,6%) è legata ad una gestione sempre più attenta dei centri comunali di conferimento da parte dei Comuni, che via via negli anni tendono a limitare quanto più la possibilità di accesso agli aventi effettivamente diritto.
Le ALTRE FRAZIONI fanno registrare un deciso aumento rispetto al 2008 (+13,5%) per la confluenza, in esse, di quota della RD della plastica, condotta in alcuni Comuni con modalità multi materiale, sia per gli alti flussi di raccolta fatti registrare dal sistema RAEE – Rifiuti Elettrici ed Elettronici- che raggiungono un livello di intercettazione provinciale di 5,4 kg/ab.anno, per un totale di 12 kg/ab*2009 di Altre RD intercettate.
All’andamento della raccolta differenziata, nel complesso positivo, si affianca una contrazione (che prosegue da alcuni anni) della produzione dei rifiuti indifferenziati, ovvero della frazione dei rifiuti non differenziabili e quindi destinati a smaltimento, che scende del 5,0% rispetto al 2008 e di quasi il 31% rispetto al 2000.

Grazie a questi dati, si va ulteriormente ampliando la “forbice” tra i rifiuti urbani smaltiti in discarica o termovalorizzatore (175.437,2 ton, pari al 41,9%) e quelli raccolti in modo differenziato e avviati a recupero di materia (243.065,5 ton), con sempre maggiori vantaggi per l’ambiente.