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Turbine o impianti eolici, i due metodi di previsione a confronto

La ricerca del sistema più semplice per la previsione della produttività eolica ha messo a confronto lo stesso tipo di dati su un periodo di quattro mesi: entrambi possono essere applicati in maniera soddisfacente, ma hanno pregi e difetti

(Rinnovabili.it) – Turbina o impianto, su quale metodo deve basarsi la previsione di capacità produttiva di energia eolica per essere ritenuta soddisfacente? Il _National Center for Atmospheric Research_ americano ha provato a mettere a confronto i due sistemi tradizionali di misurazione pubblicando i risultati ottenuti in un nuovo studio. Bisogna anzitutto precisare che il metodo basato sulla turbina coinvolge le previsioni dei venti che hanno soffiato su ogni singolo aerogeneratore di un dato impianto; in questo caso, quindi, si procede con la conversione previsione-capacità produttiva e si sommano i risultati per avere una stima complessiva relativa all’intero impianto. Il metodo che si basa invece sull’impianto riguarda la previsione della media del vento per l’intero complesso e si affida alla conversione vento-capacità produttiva. Il principale dubbio in questo caso ha riguardato la semplificazione o meno dei sistemi di misurazione; i ricercatori hanno quindi condotto un esperimento per creare degli appositi modelli basati su entrambi gli approcci e stilare poi le previsioni utilizzando gli stessi dati relativi a un periodo di quattro mesi. Lo studio si è concluso con una piccola sorpresa iniziale: in effetti, sia il metodo _turbine-based_ che quello _farm-based_ possono essere sfruttati e applicati con successo, ma i punti di forza e di debolezza sono diversi se si vuole considerare un sistema piuttosto che l’altro. Il metodo basato sulle turbine ha il vantaggio di poter essere applicato a tutti gli impianti e consente anche a quelli di nuova istituzione di effettuare immediatamente delle stime; tra l’altro, è anche meno sensibile alla qualità dei dati, mentre richiede un sistema fin troppo complesso per giungere alle sue stime. Il secondo invece, è molto utile per le previsioni di breve termine e mostra una maggiore sensibilità rispetto al primo.