Presentati oggi dall’Istat i risultati dell’analisi sulla qualità dell’aria nelle città europee, riferiti agli anni 2004-2008, rilevati dal database AirBase dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA). Nella classifica delle 30 città europee con la peggiore qualità dell’aria 17 sono italiane
(Rinnovabili.it) – Soffocate dallo smog e costrette a fare i conti con altissime concentrazioni di polveri sottili nell’aria. E’ questa la fotografia di molte città europee scattata dall’Istat che ha presentato questa mattina i “risultati”:https://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20100622_01/testointegrale20100622.doc dell’analisi sulla qualità dell’aria nelle città europee, riferiti agli anni 2004-2008, rilevati dal database _AirBase_ dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA). Dati che riportano come, nella classifica delle prime 30 città europee con il livello più basso di qualità dell’aria, 17 siano quelle italiane. Un primato di cui non possiamo dirci fieri e con cui dovremo fare i conti soprattutto negli anni a venire.
Se la peggiore qualità dell’aria è quella della città bulgara Plovdiv, a occupare gli altri gradini del podio sono in successione Torino, Brescia, Milano e Sofia. Proprio il capoluogo piemontese è la città europea con la situazione peggiore per la presenza nell’aria di ozono troposferico che costituisce un componente importante dello smog fotochimico – dannoso sia per gli esseri umani, in particolare per le vie respiratorie, che per la flora e per la fauna – avendo superato in 77 giorni il valore obiettivo per la protezione della salute umana di *120 μg/m3*.
Fra le città dei 23 stati dell’Unione Europea presi in considerazione nel report, Roma si colloca al 181esimo posto su 221, dopo Lubiana. Tallinn, Stoccolma, Helsinki e Dublino si collocano nei primi 10 posti tra le più virtuose. Le città europee con la qualità dell’aria migliore sono Tallinn in Estonia, le città svedesi di Stoccolma, Lund e Malmö e Rostock in Germania.
La città europea che invece ha fatto registrare il valore più elevato di concentrazione annua di biossido di azoto (66,6 μg/m3, al di sopra del valore limite di 40 μg/m3), considerato tra i responsabili delle piogge acide, è Napoli. Unica nota positiva per i nostri centri urbani è arrivata da Palermo, la città italiana con la migliore qualità dell’aria nel 2008.