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Tre nuovi piani paneuropei per assicurare il futuro energetico della UE

L’Unione dà il via libera in Danimarca, Belgio e Spagna alla realizzazione di tre importanti infrastrutture energetiche di ricerca per mettere in cassaforte il futuro elettrico europeo

(Rinnovabili.it) – Saranno l’eolico, il solare termodinamico e il nucleare i protagonisti del piano con cui l’Unione Europea rilancerà la produzione energetica da fonti non fossili nei prossimi anni. I ministri della ricerca degli stati membri e delle nazioni associate alla UE, insieme alla Commissione Europea, hanno annunciato oggi a Bruxelles tre nuovi piani paneuropei per la costruzione di nuove infrastrutture di ricerca nel campo energetico. Un primo impianto eolico di ricerca verrà realizzato in Danimarca, mentre sarà localizzato in Spagna un secondo impianto solare termodinamico e infine verrà istallato in Belgio un reattore nucleare. Un target ambizioso che renderà necessario un investimento totale pari a circa 1,2 miliardi di euro che rientra nel piano stabilito dall’ _European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI)._ Le tre infrastrutture che sorgeranno in Danimarca, Spagna e Belgio svolgeranno un ruolo di fondamentale importanza nella realizzazione dell’ _European Strategic Energy Technology (SET)-Plan,_ il piano strategico per lo sviluppo delle tecnologie energetiche europee.

Il progetto danese denominato *WindScanner* consentirà di ottenere mappe dettagliate sulle condizioni del vento all’interno di una wind farm che si estenderà per diversi chilometri quadrati. Informazioni preziose che consentiranno di produrre in futuro turbine più efficienti, leggere e resistenti. La struttura entrerà in funzione a partire dal 2013 e per realizzarla sarà necessario un investimento compreso tra i 45 e i 60 milioni di euro. La seconda infrastruttura di ricerca, *EU-SOLARIS*, verrà realizzata in Spagna presso il Polo tecnologico avanzato per l’energia rinnovabile di Tabernas, in Almeria, e si concentrerà sullo sviluppo delle nuove tecnologie nel comparto del solare termodinamico, con un costo di realizzazione pari a circa 80 milioni di euro. A questo progetto prenderanno parte anche diversi altri laboratori europei, tra cui anche alcuni centri italiani. Infine la terza struttura, il reattore per la ricerca sulla fissione nucleare, *MYRRHA*, ospitato nella regione belga di Mol, avrà come obiettivo lo studio della riduzione delle scorie radioattive nucleari. La progettazione tecnica della sua struttura dovrebbe essere completata entro il 2014, mentre ammonterà a circa 960 milioni di euro il costo per realizzare il sito nel periodo tra il 2010 e il 2023. MYRRHA sarà la prima struttura di grandi dimensioni al mondo a fare ricerca sul combustibile nucleare esaurito.