Sono state commissionate alla DSME Koreana le dieci navi commerciali più grandi mai realizzate. Con motori in grado di recuperare il calore e con una portata di carico doppia rispetto a qualsiasi altra nave container sembra ormai tracciata la ‘road map green’ del commercio marittimo
(Rinnovabili.it) – 400 metri di lunghezza e venti di altezza sono le misure delle nuove imbarcazioni che solcheranno gli oceani con l’obiettivo di trasportare merci riducendo l’impatto della navigazione. Una nave container della stessa lunghezza dell’Empire State Building e larga come un’autostrada a 8 corsie in grado di trasportare *860 milioni di banane o 18 milioni di televisori* a schermo piatto riuscirà con tutta probabilità a stravolgere i meccanismi del trasporto in mare riducendo il numero dei voli commerciali, ad alto impatto ambientale, e modificando anche il trasporto su rotaia.
Grazie alle enormi dimensioni la nuova imbarcazione sarà in grado di aumentare del 20% la capacità di trasporto rispetto alle navi attualmente in circolazione, dando inizio alla _nuova era del trasporto ecologico._ Pronte per essere consegnate tra 2-4 anni, come annunciato dalla ditta coreana DSME, costruttrice delle navi container che ha venduto di recente alla danese Maersk i primi dieci esemplari, sono alte le speranze di riuscire a tagliare le emissioni di un viaggio Cina-Europa del 26%.
“Queste saranno probabilmente le più grandi navi realizzate per molti anni. Le abbiamo realizzate molto lunghe e i porti andranno allargati “ ha specificato il chief executive della Maersk a Londra Eivind Kolding.
Progettate esclusivamente per compiere il tragitto che separa la Cina dall’Europa le navi potranno attraccare solo in alcuni porti in grado di ospitarne la mole tra cui la Gran Bretagna e l’Egitto oltre ad Hong Kong e Shangai.
“Le nuove navi stimoleranno sicuramente ulteriori scambi tra Cina ed Europa, ma sono troppo grandi per alcuni dei porti nel nord o nel Sud America. Infine, vorremmo essere in grado di portarle negli Stati Uniti, ma per il momento si avrebbe bisogno di quattro o cinque giorni per raggiungerli”, ha detto Kolding.
Due motori delle navi sono stati progettati per avere un’andatura più lenta e dotati di un meccanismo in grado di recuperare il calore residuo. In questo modo invece di utilizzare quasi 200 tonnellate di combustibile al giorno, le nuove navi dovrebbero essere in grado di impiegarne circa 100 tonnellate” con un risparmio del 50% sui combustibili e sulla produzione di emissioni dannose.
Nonostante il favore della grande maggioranza delle ditte commerciali le migliorie apportate alle navi sono state accolte con cautela dai gruppi ambientalisti che hanno dichiarato “la spedizione è la linfa vitale del commercio internazionale ma è anche una fonte di emissioni di carbonio e va modificata entro il 2050”.