Rinnovabili

Toscana, da pubblico esempio per migliorare efficienza

“Dobbiamo riuscire a migliorare l’efficienza energetica del sistema-Toscana e il sistema pubblico deve dare il buon esempio. Per aiutare i Comuni in questo impegno abbiamo messo a disposizione un finanziamento di 8,5 milioni in tre anni, che attiveranno investimenti nel settore per 25 milioni di euro, da destinare a impianti solari fotovoltaici, termici, di riscaldamento a cogenerazione, impianti illuminanti a basso consumo e coibentazioni per la riduzione dei consumi in scuole, impianti sportivi e sedi comunali. Inoltre con l’Istituto di biometeorologia del Cnr di Pisa stiamo lavorando ad un Osservatorio toscano su Kyoto, in grado di monitorare il livello di emissioni di gas serra in ogni settore, dalla grande, alla piccola, alla media industria, ai trasporti, alle costruzioni, al ciclo dei rifiuti, per ridurne l’impatto negativo sull’aria che respiriamo”. Lo ha annunciato l’assessore toscano all’energia, Anna Rita Bramerini, intervenendo alla presentazione del secondo forum degli enti locali toscani per le rinnovabili, organizzato dal Comune di Firenze e da Legambiente e in programma martedi’ 22 aprile in Palazzo Vecchio. L’assessore Bramerini ha aggiunto che con il nuovo Piano energetico, attualmente all’esame del Consiglio regionale, la Regione intende creare le condizioni per arrivare effettivamente ad incrementare l’uso delle energie rinnovabili. “La strada e’ quella – ha precisato – di sostenere lo sforzo degli enti locali, non di imporre obiettivi irraggiungibili. Non crediamo nei libri dei sogni e ci siamo posti obiettivi ambiziosi, ma non irrealizzabili. Intendiamo coinvolgere imprese e semplici cittadini, ma ci aspettiamo molto anche dagli enti pubblici”. Il Piano energetico regionale prevede, da qui al 2020, un incremento di oltre dieci volte (da 27 a 300 megawatt) della produzione di energia con il vento, di oltre 50 volte (da 3 a 150 MW) con il sole, del 28% (da 711 a 911 MW) della produzione geotermica, del 31% (da 318 a 418 MW) dell’energia idroelettrica, del 240% (da 71 a 171 MW) della produzione di energia da biomasse.

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