Il Governo albanese ha presentato in questi giorni il piano che prevede la costruzione di parchi eolici, di nuove centrali idroelettriche e la privatizzazione delle società statali in perdita. Possibili accordi di collaborazione con l’Italia, da ieri coprotagonista del Progetto Most, Mobilità Sostenibile a Tirana
Attualmente l’Albania sta attraversando una grave crisi energetica attribuibile in parte al periodo di siccità che ha notevolmente influito sugli impianti idroelettrici (maggiore fonte d’elettricità nel paese). Per rispondere al deficit energetico il Primo Ministro Berisha ha presentato un piano per l’energia rinnovabile, stimato per 400 milioni di euro. Il progetto prevede la costruzione di parchi eolici, nuove centrali termoelettriche e idroelettriche, nonché la privatizzazione di parte delle società statali che si trovano ora in grave perdita (tra cui il ramo della distribuzione di elettricità della Kesh). Tra le probabili candidate appare la società italo-albanese Green Energy, partecipata del gruppo Italian Marseglia, che ha presentato il progetto per la costruzione di un parco eolico e di uno stabilimento per la produzione di bio-diesel nel Nord dell’Albania, che consentirebbero la produzione di circa 410 MW. E mentre si attende di conoscere i possibili partner di cooperazione, tra la città di Bari e la capitale Tirana è stato presentato ieri un progetto comune per la gestione ecosostenibile del traffico urbano. Le due città sono protagoniste del Progetto MO.S.T. (Mobilità Sostenibile a Tirana), finanziato con i fondi del Nuovo Programma di Prossimità Italia-Albania – Interreg/Cards 2004-2006, promosso e gestito dalla Regione Puglia, che intende diffondere le buone pratiche di mobilità sostenibile e di gestione ambientale del traffico e degli spostamenti quotidiani. (fonte Lecceprima)