(Rinnovabili.it) – Fuori l’Italia e dentro la Spagna? Non si tratta di un torneo di calcio. Ma dell’appartenenza al club del G8.
E non sono voci che girano incontrollate, ma quanto è scritto oggi da Julian Borger su “The Guardian”. Il quotidiano londinese pubblica infatti un articolo titolato “All’interno del G8 crescono le voci di un’espulsione dell’Italia, perché i piani del summit sono caduti nel caos”:https://www.guardian.co.uk/world/2009/jul/06/g8-considers-expelling-italy.
La sostituzione con la Spagna sarebbe motivata da un più alto reddito pro capite e secondo affermazioni di alti funzionari occidentali, secondo i quali Italia non sta pagando la sua quota e, cita il giornale, il G8 non è un club ad ingresso libero. Le critiche si appuntano anche sull’organizzazione del prossimo summit. Il giudizio è particolarmente severo, stigmatizzando che “non ci sono né metodi, né programmi”. Secondo giornale, negli ultimi giorni, in assenza di iniziative concrete in agenda, sono stati gli Usa a prendere in mano la la situazione, mettendo su una “teleconferenza tra gli sherpa, in un ultimo disperato tentativo di inserire degli obiettivi nel summit”.
Nell’articolo viene citato anche Richard Gowan, analista della New York University, che critica la presidenza del G8 di Berlusconi: “Gli italiani non hanno idee e hanno deciso che la cosa migliore è propagandare un’agenda molto sintetica per nascondere il fatto che non hanno realmente un’agenda”.
A tutto ciò deve anche aver contribuito anche l’atteggiamento “pigro” del nostro governo in merito alla battaglia contro il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, con posizioni scivolate ormai in contro-tendenza rispetto a quelle europee, ma anche americane e del resto del mondo.
Ovviamente, oltre alla perdita di prestigio e d’immagine a livello internazionale, l’espulsione dal G8 si tradurrebbe anche in una perdita di potere e di credibilità con tutte le conseguenze negative del caso.