Rinnovabili

Tetti solari sulle case popolari: fate tanti progetti

di Laura Pugliesi

“Tetti solari sulle case popolari”. E’ questo l’invito che l’assessore regionale alla casa Eugenio Baronti ha rivolto a tutti i coordinatori delle Lode Toscane e ai presidenti e direttori delle società di gestione dell’edilizia residenziale pubblica.
Baronti ha preso carta e penna e scritto a tutti, ricordando l’impegno assunto dalla Regione e particolarmente dall’assessorato: «raggiungere obiettivi di ecoefficienza nel produrre, nel consumare e nell’abitare». «Vi chiedo – prosegue perciò l’assessore regionale – di generalizzare il più possibile e dare concretezza nei vostri territori, al progetto “tetti solari sulle case popolari” per produrre energia elettrica pulita e rinnovabile, utilizzando le opportunità offerte dalla legge sul conto energia fotovoltaico che è un sistema di incentivazione vincolato e garantito per la durata di 20 anni, al riparo di qualsiasi colpo di mano di qualsiasi governo presente e futuro. Tutto questo – ribadisce Baronti – può essere fatto a costo zero, utilizzando tutti i sistemi incentivanti disponibili in questo momento: i 350.000 euro che come settore casa-edilizia sostenibile abbiamo messo a disposizione per contribuire ad individuare tutti gli edifici e la fattibilità dei progetti , il contributo regionale del 20% a fondo perduto fino ad un massimo di 20.000 euro che può essere cumulabile con il contributo “conto energia” e che sarà rinnovato dalla Regione nel 2009. Vi chiedo di mettere al più presto in cantiere centinai di progetti, piccoli e grandi, in ogni provincia, in ogni comune, ovunque è tecnicamente possibile, realizzate tetti solari per recuperare, attraverso la cessione di energia, risorse finanziarie da reinvestire in progetti per finanziarie la sostituzione e la bonifica dei tetti in eternit, l’abbattimento delle barriere architettoniche, lavori di manutenzione degli spazi comuni per migliorare la qualità dell’abitare dentro le case popolari, per abbattere la bolletta energetica delle famiglie, per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 causa dell’effetto sera e dei cambiamenti climatici in atto. Tanti piccoli progetti messi insieme – conclude l’assessore regionale – possono fare un grande risultato, possiamo produrre milioni di KWh ogni anno e risparmiare decine di migliaia di barili di petrolio ma, soprattutto, possiamo dare il buon esempio perché è attraverso la realizzazione delle buone pratiche virtuose che possiamo innescare processi culturali educativi di responsabilizzazione e di maggiore consapevolezza.»

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