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Terna, tra sviluppo della rete e impianti di stoccaggio

(Rinnovabili.it) – Nove miliardi di euro in meno nei prossimi anni. Questo è il risparmio che Terna riuscirà a raggiungere grazie alle opere di sviluppo della rete. Lo ha riferito l’AD Flavio Cattaneo nel corso di una conferenza stampa in cui ha illustrato i principali benefici dell’azienda operante nella gestione e distribuzione dell’energia elettrica. Il manager ha presentato i sei principali progetti che incideranno sul potenziamento e la gestione della rete, ma soprattutto sulla riduzione dei costi a beneficio del sistema. Uno di questi è la creazione di impianti di stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili per una capacità di 130 MW. Tale progetto sarà in grado di far risparmiare al sistema circa 4,5 miliardi di euro, che si aggiungono ai 4,3 miliardi di benefici provenienti dagli altri piani in corso d’opera. Previa “Autorizzazione Unica” da parte delle Regioni, verranno quindi realizzati impianti di produzione e opere di connessione alla rete elettrica affinché “il potenziamento della rete vada di pari passo con la realizzazione dei nuovi impianti”. In realtà sul territorio italiano esiste una potenzialità teorica offerta dal sistema dei pompaggi idroelettrici di addirittura 5 GW.

In meno di dieci anni, la potenza della rete elettrica è aumentata al punto che “il Paese potrebbe far fronte all’intero suo fabbisogno (…) con la sola produzione nazionale”; infatti l’AD ha ricordato come “in Italia via sia una potenza disponibile di oltre 73.000 MW, tale da garantire margini di riserva superiori più di 10 volte rispetto ai livelli del 2003”. La creazione di sistemi di accumulo che diano sicurezza alla rete non è altro che un passo avanti in questa direzione. Le batterie in questione saranno localizzate principalmente in Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia, le regioni dove è stata maggiore la crescita dell’eolico.

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