In merito al dibattito in corso sull’elettrodotto “Santa Barbara – Monte San Savino” Terna precisa che il progetto rappresenta uno dei più importanti interventi di sviluppo della rete elettrica nel sud della Toscana, Regione in cui Terna ha programmato investimenti complessivi per circa 400 milioni di euro. L’intervento nasce dall’esigenza di rendere più sicura e meno esposta ai rischi di blackout la rete elettrica dell’aretino mediante un elettrodotto tra l’esistente stazione elettrica di Santa Barbara e quella di Monte San Savino, già in realizzazione.
A fronte di 80 km di nuova linea elettrica verranno abbattuti circa 100 km di vecchi elettrodotti, per altro in prossimità di abitazioni e monumenti di rilevanza paesaggistica, con evidenti benefici ambientali e territoriali.
Contrariamente alle polemiche di questi giorni, Terna ribadisce che non ha mai presentato un tracciato differente da quello originario, precedentemente concertato con i Sindaci.
L’opera è attualmente all’esame della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente con un progetto di tracciato sul quale i Comuni interessati (Bucine, Cavriglia, Monte San Savino, Montevarchi e Civitella in Val di Chiana) si erano già espressi positivamente prima che Terna presentasse il
progetto in autorizzazione sottoscrivendo un verbale di condivisione della localizzazione dell’opera il 9 dicembre 2009. A seguito della condivisione del tracciato della linea il Comune di Bucine ha approvato la fascia di fattibilità ottimale con delibera n. 22 del 25/05/2010, il Comune di Cavriglia con la n. 28 del 28/04/2010, il Comune di Civitella in Val di Chiana con la n. 19 del 23/04/2010 e il Comune di Monte San Savino con la n. 8 del 11/03/2010. Per il Comune di Montevarchi è attesa la delibera in Consiglio avendo il Comune già sottoscritto il verbale di accordo sulla localizzazione della linea.
Il tracciato attualmente in autorizzazione rappresenta una soluzione che rende l’opera poco visibile sul fronte dell’impatto ambientale, al contrario dell’attuale elettrodotto che attraversa piccoli borghi e vallate. Tra l’altro, l’impossibilità di ripercorrere il tracciato della esistente linea a 220 kV emerse nel corso dei sopralluoghi effettuati con i rappresentanti dei Comuni, a causa della presenza di abitazioni ed edifici nei pressi della linea.
Terna è in attesa delle indicazioni della Commissione Tecnica e valuterà, con la Commissione VIA, con l’Amministrazione regionale e i Comuni coinvolti tutti gli interventi possibili per la migliore soluzione localizzativa, in linea con la prassi di ascolto e dialogo con le istituzioni e il territorio che connota da sempre l’operato della società. Piena disponibilità dunque a collaborare con tutti, ma non
ci interessano le polemiche pretestuose.