Con il sì della Conferenza Unificata Stato Regioni e’ ormai vicino la traguardo l’iter del decreto che introduce un sistema di incentivazioni destinato a promuovere la produzione di energia da solare termodinamico. Il decreto prevede l’applicazione di tariffe incentivanti della durata di 25 anni (che vanno da 0,28 a 0,22 euro per ogni chilowattora prodotto, da aggiungere al prezzo di vendita) per gli impianti che sfruttano la tecnologia solare termodinamico. Si propone inoltre di incrementare mediante aiuti economici, l’applicazione di tecnologie che utilizzino termoconvettori non inquinanti e impianti che adottino l’accumulo di energia. Gli incentivi previsti sono cumulabili con finanziamenti in conto capitale che rientrano nella soglia del 10% del costo dell’investimento e con capitalizzazione anticipata eccedente il 25% del costo dell’investimento. Qualora ci siano degli investimenti che superano queste percentuali, con delibera dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas verranno ridotte le tariffe incentivanti in rapporto al finanziamento ricevuto. Il provvedimento prevede tariffe incentivanti della durata di 25 anni che vanno da 0,28 a 0,22 euro per ogni Kilowattora prodotto, da aggiungere al prezzo di vendita, per gli impianti che sfruttano la tecnologia solare termodinamica differenziate in base alla percentuale della frazione solare ed intende incentivare tecnologie che utilizzano termoconvettori non inquinanti ed impianti che prevedano l’accumulo di energia. Le tecnologie solari termodinamiche contemplate sono gli impianti con campo specchi e torre centrale (Solar Tower); impianti con collettori parabolici lineari (Parabolic Trough); impianti con collettori parabolici circolari (Dish); impianti con collettori lineari di Fresnel (Linear Fresnel Reflector). Contrariamente alla più nota tecnologia fotovoltaica, che converte la radiazione solare direttamente in energia elettrica mediante l’uso di celle di materiali semiconduttori opportunamente trattati, il solare termodinamico si basa su tecnologie che trasformano la radiazione solare in energia termica a temperature sufficientemente elevate da produrre vapore surriscaldato, proprio come fanno le caldaie nelle tradizionali centrali termoelettriche. Si tratta di una produzione già ampiamente sperimentata utilizzando diverse tecnologie di raccolta e concentrazione della radiazione solare.