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Tempi d’oro per il fotovoltaico statunitense

(Rinnovabili.it) – Il Lawrence Berkeley National Lab ha pubblicato il rapporto “Tracking the Sun II”:https://eetd.lbl.gov/ea/emp/re-pubs.html : i costi di installazione di fotovoltaico negli Stati Uniti dal 1998-2008″, relazione approfondita per tracciare il percorso della tecnologia solare nella nazione sotto il profilo del prezzo. Dal documento si evince che il costo medio del fotovoltaico statunitense è diminuito di oltre il 30% tra il 1998 e il 2008, imputabile innanzitutto alle iniziative governative messe in campo a livello nazionale e locale.
I costi hanno segnato una decrescita del 3,6% nel solo periodo compreso tra il 2007 e il 2008. “La linea di fondo è che un solare abbordabile non costituisce più una speranza per il futuro, ma è davvero qui ora, pronto per essere una parte importante del mix energetico della nostra nazione”, ha detto Adam Browning, direttore esecutivo del Vote Solar Initiative. “Tutto ciò significa non c’è mai stato un momento migliore di questo per scegliere il fotovoltaico o per i nostri capi di governo di investire nella costruzione di una nuova economia solare”.
All’Arizona i costi più bassi con 7,30 dollari per watt istallato, mentre Pennsylvania e Ohio sono i più costosi, con i prezzi medi di 9,90 dollari per watt istallato.
Questa seconda edizione di “Tracking the Sun” raccoglie ed analizza i dati provenienti da oltre 52.000 sistemi fotovoltaici, residenziali e non, che sono stati installati tra il 1998 e il 2008. L’anno scorso l’industria statunitense solare ha assistito ad una crescita record con quasi il doppio del numero di istallazioni connesse alla rete. La relazione esamina le tendenze dalla fine del 2008, prevedendo per il 2009, con il proseguimento degli incentivi federali per il solare ed il contemporaneo crollo dei prezzi un altro grande anno per l’industria solare.

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