Un fotovoltaico a concentrazione galleggiante per generare energia sfruttando solo le superfici acquatiche è l'invenzione di una società israeliana che si è meritata il primo premio della Clean Tech Open IDEAS Competition
(Rinnovabili.it) – La “Clean Tech Open IDEAS Competition”:https://www.cleantechopen.com/app.cgi/content/competition/ideas/index, concorso internazionale nato per valutare le nuove tecnologie ambientali ancora in fase embrionale, ha premiato il genio della “Solaris Synergy”:https://www.solaris-synergy.com/home.html che si è presentata con un progetto fotovoltaico davvero innovativo. In un momento in cui il cambio d’uso dei suoli per la coltivazione di vegetali da destinare alla produzione di biofuel è al centro delle polemiche internazionale e i grandi impianti minacciano di occupare terreni agricoli che potrebbero invece contribuire a diminuire la fame nel mondo, sperimentare un impianto fotovoltaico galleggiante potrebbe davvero rappresentare la chiave di volta. Un solare a concentrazione che, posizionato anche all’interno di piccoli serbatoi domestici, riesce a generare l’energia necessaria al fabbisogno delle famiglie senza occupare suolo. L’idea potrebbe, entro l’anno, crescere notevolmente di dimensione ed essere testata in Israele, dove 200 MW di istallazione andrebbero ad occupare un grande serbatoio. Come sottolineato dalla società la maggior parte delle radiazioni solari cade sull’acqua, che ricopre in percentuale la maggior parte del superficie terrestre, in questo modo si potrebbe quindi andare a sfruttare un enorme potenziale energetico finora sottovalutato. Attualmente infatti, secondo i dati diffusi dalla Solaris, il solare a concentrazione viene posizionato esclusivamente a terra, dove rispetta più facilmente i canoni di sicurezza e di isolamento termico che altrimenti potrebbero danneggiare le istallazioni. Una volta montati sui bacini gli impianti a concentrazione saranno raffreddati sfruttando l’acqua a disposizione, evitando il surriscaldamento delle parti e il conseguente pericolo di guasti che possono portare all’interruzione dell’operatività.
All’Akirov Institute for Business and Environment di Tel Aviv il secondo e terzo posto sono stati assegnati alla Leviathan, premiata per aver condotti studi fruttuosi in merito alla dinamica dei fluidi riuscendo a realizzare una mini turbina eolica in grado di aumentare la generazione di energia del 20-40% agendo esclusivamente sul flusso di aria che tocca le lame del rotore.