(Rinnovabili.it) – L’obiettivo energetico italiano parla di un 17% da fonte rinnovabile da realizzare entro il 2020, target che è stato comunicato a Bruxelles e che ha fatto in modo che il Belpaese si rendesse conto della necessità di importare 4 Mtep per raggiungere la quota proposta, 2,9 dei quali consisteranno in biocombustibili importati o prodotti in Italia ma mediante l’impiego di biomasse provenienti dall’estero. Il restante 1,1 dovrà essere rappresentato da energia elettrica pulita prodotta fuori dall’Italia. Lo hanno dichiarato, nell’ultimo “newsletter del GME”https://www.mercatoelettrico.org/Newsletter/20100316newsletter.pdf, Luigi de Francisci, Direttore Affari regolatori di Terna, e Massimo Ricci, Direttore Mercati dell’Aeeg insieme a Luciano Barra, Capo della Segreteria Tecnica del Dipartimento per l’Energia del Ministero dello Sviluppo Economico che ha aggiunto che il piano per il raggiungimento degli obiettivi energetici “dovrà considerare le opportunità offerte dalla azioni di incremento dell’efficienza energetica e individuare un efficace ed efficiente mix di consumi da fonti rinnovabili nei settori termico, elettrico e trasporti. E’ verosimile – ha concluso Barra – che bisognerà incrementare lo sforzo verso la valorizzazione termica delle fonti rinnovabili, sia perchè si tratta di un settore ancora in attesa di un organico sistema di sostegno, sia perché per alcune fonti rinnovabili l’uso termico potrebbe essere, in alcuni casi, il più efficace quanto a contributo al raggiungimento dell’obiettivo complessivo”.
L’impegno per il raggiungimento degli obiettivi entro la data prefissata dovrà inoltre concentrarsi sulla ristrutturazione e l’ampliamento della rete elettrica nazionale e delle interconnessioni con la rete estera per questo sono stati i piani proposti da Terna per la diffusione delle rinnovabili, per dare maggiore forza ad un mercato in continua espansione che ha bisogno di solidità e fiducia.