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Target rinnovabili 2020: per raggiungerli l’Italia ha bisogno di incentivi

A margine di una riunione Costantino Lato, del Gse, spiega perché il Belpaese non può fare a meno di determinati stimoli alle eco-energie

(Rinnovabili.it) – Se il Belpaese vuole centrare l’obiettivo rinnovabili impostogli dalla Direttiva clima energia della UE, ossia un 17% di eco-energie nel consumo totale finale, ha bisogno del sostegno fornito da solidi regimi tariffari. E’ il parere di Costantino Lato alla direzione dell’unità Studi, Statistiche e Servizi Specialistici del Gse ed espresso in un’intervista a Reuters. “E’ un obiettivo difficile da rispettare” ha dichiarato Lato, soprattutto se si pensa che ad oggi la quota in questione è fissa al 7%. Ad accorciare il gap esistente, conquistando terreno verso la meta del 2020, suggerisce, potrebbe essere l’introduzione di tariffe incentivanti per l’impiego di energia pulita nel riscaldamento industriale e residenziale, area in cui esiste un ampio margine di miglioramento.
Dal punto di vista burocratico, l’Italia ha semplificato le procedure di autorizzazione per lo sviluppo di progetti che utilizzano il calore geotermico interno della terra, in maniera tale da promuovere un maggior uso del calore del pianeta nel riscaldamento e che potrebbero pertanto facilitare in parte la questione.
Sulla delicata situazione del Conto Energia 2011 e delle continue proroghe nell’approvazione, “è probabile che si aspetti fino a dopo le elezioni regionali, in Italia in programma il 28-29 marzo”. Nulla di fatto, almeno per questa settimana secondo l’uomo Gse, anche per la “Conferenza unificata di Stato e Regioni”. Intanto i ritardi per il nuovo regime tariffario per il fotovoltaico hanno disorientato investitori e operatori dell’energia solare che già minacciano di deviare i flussi di investimento verso altri mercati. E il futuro del terzo comparto fotovoltaico in Europa si fa sempre più offuscato.

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