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‘Tappeti’ fotovoltaici per nuovo solare flessibile ed economico

(Rinnovabili.it) – Per il ricercatore statunitense Harry Atwater ei suoi colleghi del California Institute of Technology di Pasadena il traguardo della cella solare economica sembrerebbe essere a portata di mano grazie alla messa a punto di un processo alternativo che utilizza un centesimo del silicio rispetto alla tecnologia attuale.
Impiegando una tecnica ormai consolidata per l’assemblaggio di nanofili sulla superficie di un substrato, i ricercatori hanno fatto crescere un ‘tappeto’ di fili micrometrici in silicio scala allineati come capelli fissati all’estremità e quindi incorporati ad un polimero trasparente e flessibile. Questa configurazione da sola non è sufficiente per assorbire la luce in modo efficiente, in quanto meno predisposta alla cattura dei raggi direttamente perpendicolari, quelli per intenderci del sole a mezzogiorno.
Per risolvere questo problema, il team ha provveduto a spruzzare delle particelle di ossido di alluminio nel polimero in grado di diffondere la luce in ingresso che rimbalza pertanto nella matrice, aumentando le possibilità della luce di incontrare il silicio.
Come risultato, fino al 85% della luce solare incidente utilizzabile risulta essere assorbita in modo efficace in condizioni di laboratorio. I ricercatori sono stati, inoltre, piacevolmente sorpresi di scoprire che il “tappeto” di silicio ha performance migliori rispetto ai wafer tradizionali nell’assorbimento dei raggi infrarossi.
Il prossimo passo per la squadra di Atwater sarà quello di creare un dispositivo completamente funzionale in scala; in caso di successo la tecnologia avrà il vantaggio d’essere relativamente facile da integrare nei processi di produzione attuali, dal momento che gli strumenti e le strutture necessarie sono già in uso.

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