(Rinnovabili.it) – Compie oggi sei anni il protocollo di Kyoto, il trattato internazionale firmato nel dicembre 1997 ed entrato ufficialmente in vigore il 16 febbraio del 2005 che fissa l’obbligo per i paesi più sviluppati di ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra del 5% entro il 2012, rispetto i livelli registrati nel 1990. E se per il trattato ‘salva clima’ il futuro sarà deciso dal 3 all’8 Aprile a Bangkok nel primo appuntamento ONU del 2011 post Cancùn – in ballo c’è la volontà di attuare un Kyoto bis – per i risultati dei cinque anni di trattato si possono senza timore snocciolarle le previsioni più probabili. Tra i migliori risultati l’Europa, attualmente sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione di gas serra, allora fissati in un meno 8% rispetto all’anno base.
All’interno del contesto comunitario anche l’Italia non dovrebbe mancare il target, spiega Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Secondo l’analisi redatta dalla stessa Fondazione nel 2010 le emissioni climalteranti italiane risultano essere *tra -6,4 e -6%, rispetto ai dati del 1990* e molto vicino dunque al 6,5% assegnatoci ufficialmente. Un risultato significativo visto che all’inizio del 2008 i dati disponibili indicavano invece una tendenza in aumento. La ricerca è basata sui consumi di energia elettrica, di combustibili solidi, liquidi e gas, tenendo in considerazione anche la quota fornita dalle fonti rinnovabili e la diminuzione del 2,7% dei consumi di petrolio rispetto al 2009. “I dati del 2010 sono estremamente importanti poiché la fase più acuta della crisi è superata e quindi, scontato un certo rimbalzo poiché la caduta del 2009 è stata troppo rapida e consistente, consentono di capire se siamo o meno in traiettoria per il nostro obiettivo di Kyoto”. Calcolatrice alla mano la Fondazione riporta due scenari, uno minimo e uno massimo, in cui le emissioni dell’anno passato sarebbero comprese tra le 495,1 e le 497,1 Mton di CO2 eq. a cui andrebbero inoltre sottratte le 10 Mton assorbite a livello forestale.
E per festeggiare questo particolare compleanno c’è chi come Legambiente ha organizzato una campagna ad hoc per deciata ala lotta contro i mutamenti climatici e gli sprechi energetici. Da oggi fino al 20 febbraio in partnership con Sorgenia una serie di iniziative si succederanno sul territorio per promuovere energie alternative e efficienza: flash mob, pedalate cicloecologiste, mostre sul clima, esposizioni, dibattiti, banchetti informativi e laboratori didattici “per dimostrare – spiega l’associazione – come passare dalle parole ai fatti e contribuire concretamente a ridurre le emissioni di anidride carbonica”.
“I vertici mondiali sui mutamenti climatici che sono succeduti a Kyoto hanno disatteso le aspettative sulla realizzazione di un piano globale e concreto per la riduzione dei gas serra – ha dichiarato Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – . Energie rinnovabili, risparmio, efficienza energetica, responsabilità sociale delle Amministrazioni e dei cittadini: sono questi gli strumenti necessari per ridurre le emissioni climalteranti e curare la febbre del Pianeta”.