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Taglio del nastro per il più grande impianto di moduli fotovoltaici d’Italia

Il mega sito dell’azienda 3Sun - jv tra Enel Green Power, Sharp e STMicroelectronics - nella fase iniziale produrrà moduli fotovoltaici per una potenza di 160 MW all’anno, che potrà essere incrementata in futuro a 480 MW/anno

(Rinnovabili.it) – L’attesa è finita. Il ritardo nel via libera definitivo ai 200 milioni necessari e quindi i rumors diffusi sull’abbandono del progetto da parte di Sharp avevano allungato i tempi ma oggi il *mega impianto catanese della 3Sun* – joint venture paritetica tra Enel Green Power, Sharp e STMicroelectronics – *è stato finalmente inaugurato*. La cerimonia di apertura dello stabilimento, che a regime si potrà godere il titolo di _più grande fabbrica italiana di moduli fotovoltaici,_ è avvenuta questa mattina alla presenza degli ad delle tre società proprietarie e quella del sottosegretario dello Sviluppo economico Stefano Saglia, del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, del presidente della provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, e del sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli.
L’impianto nella fase iniziale, avrà *una capacità produttiva di 160 MW all’anno*, che verrà incrementata nel successivamente a 480 MW/anno; produrrà in modo integrato *celle e moduli a film sottile multi giunzione*, tecnologia esclusiva a marchio Sharp, da destinare ai mercati del solare di Europa, Medioriente e Africa (EMEA), avvalendosi sia di progetti in sviluppo, sia delle reti di vendita di Sharp ed Enel Green Power.

In questo contesto EGP Sharp Solar Energy sono anche co-venturer di _ESSE,_ accordo di collaborazione nato appositamente per sviluppare, costruire e gestire impianti fotovoltaici per oltre 500 MW nell’area dell’EMEA, entro il 2016, utilizzando i pannelli prodotti dalla fabbrica, che serviranno anche per l’impianto da 1 MW che ESSE realizzerà proprio sul tetto del nuovo stabilimento. Ricordiamo che il progetto è stato finanziato mediante una combinazione di capitale proprio – ognuno dei tre partner ha sottoscritto un terzo del capitale, con un impegno di 70 milioni di euro ciascuno – finanziamenti del CIPE (49 milioni) e project financing con Banca IMI, Unicredit e Centrobanca.