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Svizzera: tassa CO2, contributo al risanamento energetico edilizio

Giornate di votazione sulla proposta di modifica della “carbon tax” svizzera sui combustibili fossili: parte potrebbe essere destinata servirà alla riqualificazione energetica degli edifici

(Rinnovabili.it) – L’introduzione in Svizzera dal 1° gennaio 2008 di una tassa della CO2 sui combustibili fossili ha in poco tempo segnato risultati importanti, incentivando l’industria e i proprietari di immobili a ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica. In questo caso gli utili annessi restano entro i confini nazionali e vengono ridistribuiti alle imprese e alla popolazione. Su iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Rolf Hegetschweiler è stata proposta una revisione legislativa di tale tassa votata quest’oggi dal Consiglio degli Stati in base alla quale un terzo del reddito imponibile, un massimo di 200 milioni di franchi all’anno, dovrebbe essere destinato a misure di riqualificazione energetica per gli edifici; e nello specifico la terza parte di tale importo – circa 67 milioni di euro – verrebbe destinato alla promozione delle energie rinnovabili.
L’approvazione odierna con 27 voti a 7 segue solo di un giorno quella del Consiglio nazionale che lo scorso martedì si era espresso con 114 voti a favore, 56 contro. La convinzione generale è che la modifica normativa permetta di realizzare considerevoli risparmi energetici e ricadute positive per il clima è forte, tuttavia ancora sussiste una certa opposizione preoccupata che una scelta in tal senso allontani dall’intenzione iniziale: vale a dire la restituzione alla popolazione di tutto il gettito della tassa sul CO2 attraverso la copertura sanitaria.