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Svizzera, dal governo arriva lo stop al nucleare

(Rinnovabili.it) – A seguito dei danni riportati ai tre reattori della centrale giapponese di Fukushima, danneggiata dallo tsunami dell’11 marzo, molti gli stati dotati di centrali nucleari hanno optato per una revisione della propria politica energetica. Fra questi anche la Svizzera che, dopo aver bloccato l’iter di approvazione dei tre nuovi reattori in programma nel mese di marzo, ha dichiarato definitivamente lo *stop al nucleare*, comunicando che provvederà alla chiusura di tutte le centrali attive entro i prossimi 20 anni e arrivando così al completamento del ciclo di vita delle strutture. Si provvederà quindi allo spegnimento del reattore di *Beznau I* nell’anno 2019, successivamente, nel 2022, saranno dismessi gli impianti di *Beznau II* e *Mühleberg*. Nel 2029 invece sarà la volta della centrale di *Gösgen* e nel 2034 chiuderà i battenti anche l’ultimo impianto attivo, quello di *Leibstadt*. “Le centrali nucleari esistenti verranno chiuse alla fine della loro vita operativa e non saranno rimpiazzate da centrali nucleari nuove”, ha dichiarato il governo in un comunicato.

Eliminare le centrali nucleari significherà quindi rinunciare progressivamente ad un certo quantitativo di energia prodotta dall’atomo, una scelta che, secondo il governo, sarà fattibile sia a livello economico sia tecnico. A tal proposito il ministro dell’ambiente elvetico Doris Leuthard ha tenuto a precisare che le date di disattivazione dei reattori potrebbero subire delle variazioni nel caso in cui fosse necessario prolungarne il periodo di attività per fini di approvvigionamento energetico e anche nel caso in cui i reattori si dimostrassero ancora in grado di funzionare in sicurezza.

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