Il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, evidenzia i progressi in materia di integrazione dello sviluppo sostenibile nelle politiche dell'UE
(Rinnovabili.it) – Nella strategia adottata dall’Unione Europea nel 2006 la sostenibilità fa da filo conduttore delle sette sfide enunciate, ma per rendere tangibili l’avanzamento in materia di strategia di sviluppo il Consiglio ha chiesto alla Commissione di presentare una seconda relazione sui progressi entro il giugno 2009. Il “documento”:https://ec.europa.eu/sustainable/docs/com_2009_400_en.pdf è stato adottato ufficialmente oggi e riporta dunque tutti gli sviluppi raggiunti, sul piano delle politiche dell’UE, su: cambiamenti climatici ed energia pulita; trasporto sostenibile; consumo e produzione sostenibile; conservazione e gestione delle risorse naturali; sanità pubblica; integrazione sociale, demografia e migrazione e povertà mondiale.
A fare un quadro d’insieme è il presidente della Commissione, José Manuel Barroso: “Abbiamo compiuto progressi concreti in materia di integrazione dello sviluppo sostenibile nelle politiche dell’UE. Questo esame evidenzia i progressi che abbiamo compiuto negli ultimi tre anni ed i settori nei quali è necessario un maggiore impegno. La crisi economica costituisce un’opportunità unica per creare una nuova economia sostenibile tramite una crescita verde e intelligente. Spero che questo esame stimoli la riflessione sulle modalità migliori per compiere progressi in ambiti come il consumo di energia nel settore dei trasporti, la perdita di biodiversità e il deterioramento del nostro ecosistema”.
Dalla relazione si evince che dopo tre anni di attuazione si sono raggiunti nel complesso migliorie consistenti su più fronti, dall’efficienza energetica degli edifici, alle revisioni delle direttive in materia di progettazione ecocompatibile e marchio di qualità ecologica, dai sistemi di trasporto intelligenti ed ecologici alla creazione di un quadro marittimo integrato.
Tuttavia a fronte di passi avanti in tutti i sette settori prioritari coperti dalla strategia permangono ancora a livello europeo dei trend negativi, o “insostenibili”, come dimostra peraltro la crescita della domanda di risorse naturali e del consumo energetico nel settore trasporti o il calo della biodiversità. L’esame invita dunque ad una riflessione su come potrebbe delle future evoluzioni sul tema suggerendo di prendere in considerazione un maggiore allineamento con la strategia di Lisbona e l’ulteriore razionalizzazione della strategia UE ed un miglior controllo e coordinamento, con la finalità di costituire un valido strumento per il Consiglio europeo che a dicembre dovrà rivedere le proprie priorità e fornire orientamenti per l’evoluzione della strategia. Il documento sarà inoltre supportato dalla relazione semestrale di controllo di Eurostat sullo sviluppo sostenibile, pubblicata prima della fine del 2009.