Rinnovabili

Sviluppo della rete di centraline idroelettriche

L’Aper ha aperto oggi un incontro a Milano per fare il punto sul boom di richieste per centraline idroelettriche (mini-idro o micro-idro) in relazione ai target della UE del 2020 e valutare quali siano gli obiettivi raggiungibili. Questo sviluppo rapido é dovuto alla disponibilità dei certificati verdi, grazie ai Fondi europei e ai suoi contributi attraverso la Regione. Questi finanziamenti permettono ai privati di realizzare tali impianti a costi minimi e poi di vendere l’energia all’Enel con soddisfacenti introiti, mentre ai comuni spettano delle royalty per l’ospitalità. Partecipano al meeting enti di ricerca, istituzioni, produttori, tecnici, associazioni ambientaliste. Occorre elaborare strategie di pianificazione e tecniche del Dmv (deflusso minimo vitale) e politiche di semplificazione autorizzativa. Diversi sono stati i progetti approvati e quelli bocciati dal parere vincolante dall’Autorità di bacino. Va infatti posta l’adeguata attenzione alla posizione di queste centrali, a come vengono impiantate, proprio perché si produce un impatto su un corso d’acqua. Come necessaria é l’analisi del rapporto costi benefici, soprattutto per la prossima approvazione della nuova direttiva dell’UE sulle fonti rinnovabili che detterà i livelli nazionali per ognuna delle fonti d’energia.

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