Rinnovabili

Super-spugna cattura-CO2

I ricercatori hanno scoperto e sviluppato alcuni materiali porosi che sono in grado di assorbire un volume di anidride carbonica pari a 80 volte la loro massa. Una volta assorbita, l’anidride carbonica può essere compressa e imprigionata nel sottosuolo tramite pompaggio. La fase iniziale del processo di “cattura” della CO2 risulta essere particolarmente costoso se fatto con le tecnologie convenzionali finora adottate, arrivando a coprire addirittura il 75% del costo totale. Ma i nuovi materiali creati dai ricercatori dei Laboratori della Los Angeles University of California, coordinati dal chimico Omar Yaghi, presentano una microscopica struttura a reti intrecciate che assorbe esclusivamente un’alta percentuale di CO2, tralasciando tutti gli altri gas. Questo probabilmente perché la carica negativa delle molecole organiche di cui sono costituiti attraggono le molecole di CO2, che hanno carica positiva. Si tratta di una classe di materiali chiamata ZIFs, cristalli zeolitic imidazolate frameworks e sono composti da atomi di metallo collegati tra di loro da molecole organiche a forma di anello. I materiali sono molto versatili, grazie alle caratteristiche degli atomi di metallo che sono potenti catalizzatori, e alle molecole organiche che servono da supporti ad altre molecole. Queste “spugne tecnologiche” hanno la particolarità di non produrre nessun tipo di inquinamento, al contrario di alcune tecnologie di stoccaggio che funzionano a elettricità. Inoltre questi nuovi materiali possono essere prodotti a costi relativamente bassi ed usando pochissima energia. Nei laboratori del Professor Yaghi vengono sviluppati 25 tipi di materiali nel tempo record di tre mesi. Il lancio sul mercato di questi materiali potrebbe avvenire attraverso la compagnia chimica BASF, che ha già introdotto sul mercato internazionale altri materiali del Professor Yaghi e che per questo ha la possibilità di produrli a costi accettabili migliorandone ancora le proprietà.

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