Con un’efficienza del 23% la tecnologia della Sunpower sembra avere una marcia in più e sta affrontando il mercato con grandi performance: acquisizioni strategiche e la realizzazione dell’impianto a terra più grande d’Italia con 24 MW di potenza.
La Sunpower è una delle aziende più dinamiche sul mercato italiano, almeno se pensiamo al suo trend di sviluppo. Prova ne è la notizia di pochi giorni fa dell’acquisizione della Sunray. Per capire meglio quali strategie muovano questa azienda, abbiamo incontrato Mario Riello, Responsabile Vendite in Europa.
*Mauro Spagnolo: Dott. Riello perché il mercato italiano sta attraendo così tanti investimenti da sviluppare un trend di crescita così verticale?*
*Mario Riello:* Basta guardare all’analisi che è stata stilata in vari Paesi da Istituzioni che sono vicine al mercato delle rinnovabili e citano l’Italia tra i paesi top cinque. Ciò è dovuto ad un regime legislativo favorevole, a livello di incentivi, ad un ottima condizione di irraggiamento solare e ad una certa sensibilità, da parte di investitori istituzionali, al tema delle rinnovabili.
*M.S.: Lei parla di incentivi, qual è il suo pensiero rispetto ai possibili nuovi scenari che aprirà il prossimo conto energia?*
*M.R.:* Partiamo da una considerazione: il solare in Italia ha dei costi che sono superiori allo sviluppo della stessa tecnologia in altri mercati a partire dalla Germania e a seguire con la Spagna e la Francia.
*M.S.: Per quali motivi?*
*M.R.:* Sono dei costi essenzialmente dovuti ad ostacoli burocratici, con l’impedimento o rallentamento dei permessi, sono dovuti anche alla realizzazione stessa degli impianti perché il nostro territorio non consente una facilità di realizzazione come quella che si può ottenere con superfici piane come quelle della Germania o superfici estese come quelle della Spagna. Se poi paragoniamo il costo di un impianto realizzato in Germania, in Spagna e in Italia, c’è una differenza notevole nei tempi di realizzazione, nei costi della manodopera ed in quelli di progettazione.
*M.R.:* La nostra società approccia il mercato con una strategia diversificata. Siamo interessarti in altre parole a vendere in Italia tecnologia, ma anche a sviluppare grandi impianti, per cederli, chiavi in mano, ad investitori. Siamo inoltre interessati a gestire gli impianti per un lungo periodo.
*M.S.: Parliamo di prodotti: ho tra le mani una cella che mi dicono essere particolarmente performante. Ci vuole raccontare cosa significa in termini di efficienza e perché è davvero così innovativa?*
*M.R.:* La cella è lo strumento che ha permesso a Supower di diventare il colosso fotovoltaico che è oggi. Questa cella ha una differenza sostanziale rispetto a quelle che si trovano sul mercato. La differenza più visibile è che i contatti sono stati posizionati nella parte inferiore del prodotto anziché anteriormente alla cella, e ciò consente di ottenere una superficie maggiore soggetta a irraggiamento rispetto alle celle convenzionali. Questo è il vantaggio più rilevante e ciò che la rende molto efficiente.
*M.S.: Qual è il materiale semiconduttore utilizzato?*
*M.R.:* Silicio monocristallino.
*M.S.: E a quale efficienza arrivano?*
*M.R.:* Abbiamo delle efficienze che sono superiori al 23% a livello di cella e a livello di modulo sono circa il 20%.
*M.S.: E i costi di mercato previsti?*
*M.R.:* Questo tipo di cella è stata sviluppata più di vent’anni fa, anche se la tecnologia ha avuto nel tempo dei miglioramenti. Ma per quanto riguarda i costi noi siamo indirizzati a fornire all’investitore, o all’installatore, quelli migliori per unità di kilowattora prodotta. Quindi se parliamo di costo di produzione non abbiamo il parametro più efficace per paragonare una cella o un modulo. Bisogna invece fare delle considerazioni economiche per unità di superficie e per unità di installato, calcolando la produzione in termini di kilowattora. Facendo quest’analisi pensiamo di offrire, al momento, un prodotto tra i più competitivi sul mercato.
*M.R.:* Dipende dalla dimensione dell’impianto e dalla sua tipologia: a terra o integrato.
*M.S.: Dott. Riello, avete inaugurato l’impianto a terra più grande d’Italia, con 24 MW, a Montalto di Castro. Ma in Italia si svilupperà, come è noto, il mercato del fotovoltaico integrato con le città e con gli edifici. Come si sta organizzando la sua azienda su questo target specifico?*
*M.R.:* Noi crediamo che gli impianti a terra in Italia continueranno ad essere sviluppati, ma pensiamo allo stesso tempo che ci sarà una notevole crescita nel settore del fotovoltaico integrato. Quest’ultimo mercato lo monitoriamo tramite un network di installatori composto attualmente da più di cento unità sul mercato italiano. Sono loro a curare il mercato residenziale e quello commerciale, quindi impianti integrati fino a 500 kW. Per potenze superiori ai 500 kW interveniamo direttamente noi tramite la realizzazione di impianti chiavi in mano.