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SunEdison porta il suo fotovoltaico in Francia

L’operatore americano leader nel settore degli impianti fotovoltaici (80 MW installati in tutto il mondo), lancia le sue attivita’ in Francia con l’apertura di una nuova filiale a Parigi creando occupazione e valore aggiunto in Francia. Dal 2008, SunEdison ha creato oltre 50 nuovi posti di lavoro in Europa e ha in progetto di arrivare ad 80 entro la fine del 2009. La societa’ possiede inoltre filiali negli Stati Uniti, in Canada, Spagna, Italia, Francia e Germania. ”La recente acquisizione di Business Institute Solar Strategy (Biss) – ha sottolineato Gerwin Dreesmann, direttore generale di SunEdison Europe – spiana la strada per un potenziale progetto da 300 MW. Il partenariato francese ci consentira’ di consolidare il nostro portafoglio di progetti in Europa”. Il principale obiettivo e’ conquistare la posizione di leader nel settore dell’integrazione architettonica degli impianti fotovoltaici.
Da quando e’ stata fondata negli Stati Uniti nel 2003, l’ azienda ha sviluppato, finanziato, costruito e messo in funzione impianti installati su lastrici solari e al suolo, applicando un modello aziendale che ha semplificato l’energia fotovoltaica e che genera profitti per progettisti, installatori, produttori, governo, rete pubblica e consumatori. SunEdison ha semplificato l’accesso all’energia solare sviluppando un modello aziendale che rende l’energia fotovoltaica una risorsa accessibile. In numerosi Paesi europei, dove la legge garantisce a lungo termine una tariffa di riacquisto per la produzione di elettricita’ da fotovoltaico, saranno i progettisti, gli installatori, i fornitori e i proprietari di tetti e di terreni a trarre profitto da questo modello aziendale. Affittando i tetti ed i terreni, i proprietari genereranno considerevoli rendite nel lungo periodo ed otterranno l’accesso ai sistemi fotovoltaici senza necessita’ di investimenti iniziali. E questo, senza contare il vantaggio ecologico legato a tutto cio’ che contribuisce alla lotta contro il riscaldamento globale e l’effetto serra.

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