(Rinnovabili.it) – L’Europa potrebbe rilanciare la propria economia attraverso una massiccia ondata di investimenti nelle tecnologie verdi che allo stesso tempo mirino a ridurre le emissioni del 30% entro il 2020. Un discorso già sentito quello d’invitare la polita ad orientarsi alla sostenibilità come ricetta di una _Green Growth,_ ma che torna ora supportata da un nuovo rapporto promosso dal Ministero dell’Ambiente tedesco.
Aumentando gli investimenti *dal 18% al 22% del Prodotto Interno Lordo,* sostiene la relazione, riqualificando il parco immobiliare europeo e riorientamendo la rete energetica verso le fonti rinnovabili l’Europa ha la possibilità di stimolare un vero e proprio boom edilizio capace spingere i tassi di crescita economica fino ad *un più 0,6% l’anno* e di creare *sei milioni di nuovi posti di lavoro* entro il 2020. Il rapporto federale, intitolato “Un nuovo percorso di crescita per l’Europa:”https://www.european-climate-forum.net/fileadmin/ecf-documents/Press/A_New_Growth_Path_for_Europe__Synthesis_Report.pdf* è il frutto di diversi economisti climatici guidati dal professor Carlo Jaeger dell’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico, che ha chiarito quale debba essere l’ambizione dei Ventisette “Il nostro ruolo è quello di essere dei pionieri nel campo dell’ingegneria, della tecnologia e della progettazione di nuove soluzioni che possano essere importate e imitate da cinesi, indiani e brasiliani”.”Il rischio più grande – ha aggiunto Jaeger durante un’intervista ad EurActive – è che possiamo perdere la nostra grande opportunità inserendoci in un percorso di sviluppo economico deludente con una bassa innovazione e una bassa crescita e quindi facendo diminuire la fiducia nel progetto europeo, in particolare nell’euro come istituzione monetaria”.
Il rapporto, accolto favorevolmente dalla Comissaria Connie Hedegard, presenta tra le proposte misure macro e micro-economiche, dal sostenere con fondi della vendita all’asta delle riserve dell’Emissions Trading Scheme operazioni di mitigazione in Europa orientale, incentivando gli investimenti imprenditoriali alla riscrittura dei codici dell’edilizia e dei trasporti per sostenere l’efficienza energetica, fino alla standardizzazione delle infrastrutture smart grid e degli elettrodomestici intelligenti.
Tecnologie come la cattura e stoccaggio del carbonio e l’energia nucleare invece “non saranno in grado di fare molta differenza su questo arco di tempo”.