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Studio: i costosi obiettivi climatici della Cina

(Rinnovabili.it) – Soltanto per raggiungere l’obiettivo di contenimento delle proprie emissioni di gas a effetto serra la Cina dovrà investire fino a 30 miliardi di dollari l’anno. A riferirlo è l’organo di stampa statale China Daily citando lo studio dell’Università Popolare di Pechino.
Il rapporto mette in evidenza un aspetto cui il gigante asiatico insiste da tempo: la strada per uno sviluppo sostenibile è costosa e richiede un considerevole impegno economico e di konw-how tecnologico. Pechino ha annunciato la scorsa settimana l’intenzione di ridurre le emissioni per unità di prodotto interno lordo tra il 40 e il 45 per cento entro il 2020, rispetto ai livelli del 2005; un obiettivo descritto dalle autorità come “un contributo notevole alla lotta contro il cambiamento climatico globale”, ma che pare poco incisivo se messo in relazione alla prevista crescita dei gas serra nazionali.
Per gli scienziati cinesi la gran parte della spesa collegata alla meta ambientale ricadrà sì sulle industrie energetiche, ma anche e sopratutto sui consumatori. Secondo il China Business Herald, ogni famiglia cinese dovrà spendere 440 yuan (circa 40 euro) in più ogni anno per coprire il costo di diminuzione dell’intensità di carbonio. In tal senso i Ministeri dell’Ambiente e dell’Economia hanno preso in considerazione un’eventuale carbon tax sulle emissioni che eventualmente aumenterebbe il prezzo della benzina e dell’elettricità.
Le stime dell’Università Popolare si confronta con quelle dell’International Energy Agency Pechino avrà bisogno di investire oltre 260 miliardi di euro nel settore energetico nel prossimo decennio per raggiungere l’obiettivo.

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