(Rinnovabili.it) – Il mais, la materia prima dalla quale tradizionalmente gli Stati Uniti ricavano i biocarburanti, ha una serie di rivali pronti a scalzarlo dal podio. Gli stabilimenti a biomassa del futuro, infatti, godranno di una serie di prestiti federali da parte del governo di Washington, denaro che sarà sfruttato per costruire nuovi impianti e sfruttare fonti alternative al granoturco tra cui la paglia, i residui delle colture o i trucioli di legno e soprattutto la cellulosa per la produzione di biocarburanti. Si attende ormai solamente la lista ufficiale delle centrali di prossima generazione, che dovrebbe essere diffusa entro la fine dell’anno, e che segna sicuramente il raggiungimento di un traguardo di rilievo per il settore.
Il segretario dello Usda (United States Department of Agricolture), Tom Vilsack, è stato categorico: “Stiamo approntando una serie di garanzie su prestiti per i produttori di etanolo da cellulosa” affermando di aver selezionato 5 nuovi progetti sul territorio che potrebbero ottenere parte del fondo messo a disposizione.
Parte del fondo messo a disposizione servirà quindi per installare le cosiddette “blender pumps”, le pompe che consentono ai consumatori di scegliere tra etanolo e gasolio, ma anche per sostenere l’implementazione di un piano che consenta agli agricoltori di ottenere fino al 75% del costo di quanto speso per far crescere la materia prima, a patto che le coltivazioni si trovino nei pressi di impianti per la produzione di biofuel o di energia pulita.