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Spagna: tagli del 35% per eolico e solare a concentrazione

A partire dal 2013 le sovvenzioni ad eolico e solare a concentrazioni saranno ridotte del 35%. Ancora non si parla, invece, di variazioni a carico del fotovoltaico nonostante sia ritenuta la tecnologia più cara e meno effiente per il mercato spagnolo

(Rinnovabili.it) – Verranno tagliati i fondi spagnoli ad eolico e solare a concentrazione. La riduzione delle sovvenzioni, concordata tra governo e associazioni di settore subiranno una riduzione del 35% a partire dal 2013, secondo i dettami del _decreto 661/2007._
Una misura accolta con favore anche dalla maggiore associazione delle rinnovabili presente su territorio spagnolo, la Iberdrola Renovables, convinta sostenitrice che in questo modo si vada ad eliminare l’insicurezza della regolamentazione del settore eolico garantendo maggiore stabilità per i redditi futuri e per le imprese.
“Gli accordi – ha dichiarato il Ministero spagnolo dell’Industria – comprendono misure a breve termine che consentiranno di ridurre l’impatto di queste tecnologie sui prezzi dell’energia elettrica, e altre a lungo termine che daranno stabilità a queste tecnologie e certezze per il loro sviluppo futuro”.
Con la nuova normativa sarà ritardata la messa in funzione degli impianti a concentrazione nati ai sensi del _RD 6/2009_ , limitando il ‘monte ore’ grazie al quale i settori hanno possibilità di ottenere premi dal mercato come previsto nel piano 2005-2010 per le rinnovabili.
Il Ministero ha annunciato inoltre che l’accordo “non inciderà sulla redditività degli impianti esistenti ma “garantirà che la produzione rinnovabile in eccesso sia un beneficio a vantaggio dei consumatori senza compromettere la sostenibilità economica del sistema”. E’ stata prevista, inoltre, una gara speciale per la realizzazione di 160 MW di impianti eolici sperimentali entro il 2012, così come una per i 300 MW che sono stati costruiti entro il 30 aprile, ma che non hanno potuto registrarsi negli albi del governo.
A carico del settore fotovoltaico non sono ancora stati annunciati accordi nonostante l’opinione diffusa la descriva come la tecnologia rinnovabile più cara e meno efficiente in Spagna.