(Rinnovabili.it) – Un gruppo di ricercatori del Politecnico della Catalogna (UPC) e dell’Università di Aberdeen (Scozia) insieme con un gruppo dell’Università di Auckland (Nuova Zelanda) ha prodotto idrogeno partendo dall’energia del sole e dall’etanolo.
Jordi Llorca, direttore dell’Istituto di Tecniche energetiche e ricercatore presso il Centro di Ricerca di NanoIngegneria della UPC, è uno degli autori dello studio, meritevole di aver scoperto un fotocatalizzatore in polvere che facilita e rende più economico l’intero processo di produzione dell’idrogeno a temperatura ambiente, con l’obiettivo di sostituirlo all’utilizzo dei combustibili fossili.
I fotocatalizzatori in grado di promuovere questa reazione sono spesso composti da nanoparticelle di metalli nobili depositati su un semiconduttore. In questo caso i ricercatori hanno sperimentato ossido di titanio (TiO2) e naparticelle di oro metallico. Il fotocalizzatore solido viene inserito in un contenitore pieno di etanolo ed esposto, in movimento, alle radiazioni ultraviolette. All’interno del contenitore il TiO2, a contatto con la luce del sole, genera elettroni successivamente catturati da nanoparticelle che a loro volta reagiscono a contatto con le molecole di alcol e producono l’idrogeno.
La quantità di idrogeno e di energia che si riesce a produrre dipende sostanzialmente dalla quantità di catalizzatore che si utilizza e dall’ampiezza dell’area esposta alla radiazione solare. Nel caso di studio i ricercatori hanno ottenuto in un minuto 5 litri di idrogeno per ogni chilo di catalizzatore utilizzato.
“E’ un passo importante per introdurre l’idrogeno come vettore energetico e liberarci progressivamente dalla dipendenza dai combustibili fossili” ha dichiarato Llorca, con il vantaggio di riuscire a stoccare e trattenere l’energia prodotta in eccesso.