La gestione globale dell’energia termica e degli impianti tecnologici del patrimonio immobiliare della Provincia di Trieste interessa tutti gli impianti di riscaldamento, climatizzazione, elettrici, idricosanitari, di sollevamento, antincendio, telefonia, ecc. di 47 edifici della Provincia (di cui ben 33 istituti scolastici) con una superficie di 188.847 metri quadrati e un’utenza di circa 11.000 unità. 9.554.600 euro l’importo di aggiudicazione previsto per la durata quinquennale del contratto. Basandosi su un precedente censimento e sull’analisi delle criticità evidenziate in ogni edificio della Provincia, il piano prevede interventi sempre più mirati di riqualificazione e un programma di manutenzione che si evolve dinamicamente nel tempo adattandosi alle reali esigenze degli impianti.
Tra gli aspetti economici ed ambientali più qualificanti dell’appalto spicca innanzitutto quello relativo al risparmio energetico, un valore che rientra appieno nell’approccio di Siram e nella sua logica “energy saving oriented” e costituisce da tempo una delle priorità istituzionali dell’amministrazione provinciale. Grazie al completamento dell’attività di riqualificazione degli impianti e all’applicazione di tecnologie (gruppi termici a condensazione) e combustibili (innanzitutto il metano) a basso impatto ambientale, la riduzione dei consumi si aggirerà intorno all’8/10% con picchi del 17 % per alcuni edifici. Ad ulteriore conferma di tale orientamento, è prevista anche la realizzazione di alcune diagnosi a campione per l’attestazione della certificazione energetica degli edifici.
Inoltre, il personale della Provincia di Trieste potrà usufruire di una serie completa di corsi di formazione tra i quali anche un corso dell’ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e L’Ambiente) per l’Energy Manager.
Gli stessi interventi porteranno ad importanti risultati anche in materia di riduzione degli inquinanti. Si stima, infatti, che rispetto alla situazione attuale si otterranno forti riduzioni in percentuale dell’anidride solforosa (-100%), delle polveri sottili (-89%), degli ossidi di azoto (-51%) e dell’ossido di carbonio (-39%). Una riduzione percentualmente più bassa ma molto più significativa sotto il profilo della quantità e dell’effetto serra, è quella che riguarderà l’anidride carbonica (-16% pari a 360 tonnellate l’anno).
«Nel predisporre il nuovo bando di gara – ha detto Mauro Tommasini della Provincia di Trieste- l’Amministrazione provinciale si è posta nuovi obiettivi per un deciso miglioramento, puntando ad un appalto multiservizi rispetto a quello precedente. Sono state richieste infatti attività quali la gestione degli impianti elettrici ed idrici, la realizzazione di un portale telematico interattivo per le richieste ed i controlli ed investimenti per la riqualificazione degli impianti. Altro elemento rilevante è la previsione della totale metanizzazione delle centrali con l’obiettivo di una significativa riduzione delle emissioni e del miglioramento dei rendimenti. Quindi: più servizi, più qualità, più attenzione all’ambiente, costi più certi e migliore organizzazione interna”.
«Siamo orgogliosi di lavorare con la Provincia di Trieste per concretizzare questo suo impegno in materia di riqualificazione tecnologica e gestione degli impianti con importanti ricadute a livello di risparmio energetico e tutela ambientale” – ha aggiunto l’Ingegner Maurizio Minca, Direttore della Divisione Nord Est della Siram società aggiudicataria dell’appalto – “due degli elementi che stanno alla base di ogni nostra proposta insieme a quello del risparmio economico procurato al cliente. Questo nuovo incarico con la Provincia, rafforza la nostra presenza nel Friuli Venezia Giulia in maniera sempre più ampia e qualificata».
Tra gli altri aspetti che completano l’intervento di Siram, alcuni riguarderanno l’adeguamento impiantistico in materia di sicurezza per alcuni edifici. Oltre a questo sono previsti il monitoraggio per la prevenzione della legionella e quello per rilevare la presenza di gas radon. Un moderno sistema di tele gestione consentirà di controllare e mantenere in efficienza tutti gli impianti assicurando in ogni momento un uso ottimale dell’energia. Inoltre, la creazione di un call center, operativo sia nei giorni feriali che in quelli festivi, consentirà di rispondere in maniera tempestiva a tutte le segnalazioni di guasti e alle richieste di nuovi interventi da parte dei dirigenti scolastici che oggi si trovano invece in perenne lista d’attesa.