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“Soldati volanti” per i biocombustibili

*LE TECNONEWS* – Il loro nome scientifico è _Hermetia illucen_ , ma sono per lo più conosciuti come “Black Soldier Fly”: si tratta di insetti in grado di nutrirsi di qualsiasi sostanza organica in decomposizione e per questo spesso impiegati in operazioni di bio-compostaggio ed ora anche innovativo componente base per la produzione del biodiesel. L’idea è stata sperimentata nei laboratori della società EcoSystem Corp dove i ricercatori hanno nutrito con rifiuti organici una notevole quantità di adulti di Hermetie ottenendo, di conseguenza, tonnellate di larve.
Questi insetti nel loro stadio embrionale sono ricche in proteine, fibre e grassi, le prime utilizzabili come nutrimento di pesci e rettili, mentre gli oli sarebbero impiegabili nella produzione del biodiesel.
L’intenzione della Eco System è di prelevare gli scarti alimentari da una stazione di trasferimento rifiuti dell’Ohio per nutrire tali insetti e ottenere così gli embrioni.
“Il Black Soldier Fly è un convertitore di materiale di scarto vorace e molto efficiente“ spiega Glen Courtright, CEO e presidente della società. “Se li alimentano con 100 chili di scarti di cibo, avremo circa 20 chili di larve”. “E’ estremamente semplice – continua Courtright – e su scala commerciale può essere realizzato a prezzi competitivi con il diesel a base di petrolio. L’impianto pilota potrebbe produrre tra 150.000 a 195.000 litri di olio l’anno”.
Nella pratica si tratterebbe di eliminare dalle discariche quella porzione alimentare che, se non altrimenti destinata (es. compostaggio), andrebbe a decomporsi rilasciando nell’atmosfera metano, un potente gas ad effetto serra, convertendola in materia prima per i biocarburanti.
Secondo EcoSystem un quarto di tutti gli scarti alimentari degli Stati Uniti potrebbero apportare 100 milioni di galloni di petrolio ogni anno, ma per dimostrare la validità del processo la compagnia sta aspettando di ricevere un finanziamento da 1,75 milioni di dollari dal Dipartimento di Energia USA.

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