Alla Fiera Solarexpo&Greenbuilding di Verona, appena conclusasi, si è registrato un boom di afflussi e di presenza di espositori che ha sancito il decollo del settore, atteso da troppi anni
Ebbene si. Sembra che dopo un decennio di tentennamenti e decine di volte in cui abbiamo creduto, per poi essere immediatamente smentiti, che l’etereo settore delle rinnovabili potesse prendere il volo, pare che in occasione della Fiera Solarexpo&Greenbuilding di Verona abbiamo effettivamente assistito ad una svolta epocale. Almeno a giudicare dal trend di crescita degli afflussi al quartiere fieristico e dal numero di aziende espositrici presenti. Siamo infatti passati da circa 22.000 visitatori nell’edizione dello scorso anno a circa 40.000 di quest’anno e ad un incremento del 60% di marchi rappresentati, con un numero totale di 570, sempre rispetto all’edizione del 2006. Dati da capogiro, per chi frequenta il settore da qualche anno, che la eleggono come la prima manifestazione europea sulle rinnovabili.
Complici di questo incremento esponenziale sono state le recentissime normative (prime tra tutte la Delibera del Conto Energia, famosissima, e la legge Finanziaria 2007 con lo sgravio del 55%), ma anche un’immensa campagna di comunicazione attuata anche da media insospettabili: vi sareste mai immaginati, qualche mese fa, che un giornale femminile concedesse due pagine alla biomassa, o che uno speciale del telegiornale nazionale trattasse per due ore del solare fotovoltaico e dintorni?
Grande attenzione degli organizzatori anche agli eventi culturali che, con un serrato calendario, hanno offerto un’ampia scelta di approfondimenti nei tre giorni di apertura.
“Il boom di questa fiera è un segnale che la classe politica e quella economica devono recepire” ha affermato il ministro Pecoraro Scanio in visita alla Fiera. Il ministro ha anche evidenziato che “in Italia ci sono imprenditori che finalmente decidono di investire anche sulla produzione di tecnologie e non solo nella loro importazione dall’estero e nell’istallazione”, ma ha anche stigmatizzato il ruolo marginale, in questo processo, delle grandi Aziende Energetiche italiane che, secondo Pecoraro, “continuiamo ad essere non adeguatamente coraggiose negli investimenti sulle tecnologie del futuro; forse dovrebbero investire di più sulle fonti rinnovabili e meno nella pubblicità che dice quanto sono ecologiche…” Non possiamo che condividere la cruda constatazione del ministro, ma siamo convinti che la forte pressione dal basso del “consenso popolare” farà la differenza e che, come in tutte le favole che si rispettino, la cenerentola “rinnovabile” del Bel Paese si trasformi in una principessa che attiri gli interessi “sani” degli investitori e generi un motore per un mercato da troppi anni atteso.
h4. Solarexpo: stand e novità
Si è chiuso sabato uno degli appuntamenti più interessanti dell’anno per chi si occupa di energia rinnovabile e di risparmio energetico. Arrivato alla sua ottava edizione il Solarexpo e Greenbuilding ha contato, nel solo primo giorno di apertura, 11.000 visitatori, con un’affluenza che dà il polso dell’attenzione crescente verso questo settore.