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Smog: Genova; allo studio ticket “a punti” su misura cittadino

Genova va oltre il sistema di ecopass lanciato a Milano e sta sviluppando un’ipotesi più innovativa: i crediti di mobilità. Una volta che si esauriscono, come per la “patente a punti”, si comincia a pagare. L’applicazione ai cittadini è ancora un tema aperto, ma intanto nella seconda metà dell’anno è previsto il via per le merci. “Il principio da cui parte è che ogni cittadino abbia diritto ad una quota di mobilità – spiega Marco Mastretta, consulente dell’amministrazione comunale – che dipende da vari parametri e viene spesa a seconda di dove si sposta. Tende a non penalizzare troppo chi deve comunque prendere la vettura, ad esempio per motivi di lavoro o se abita in una zona poco servita dai mezzi, mentre in generale cerca di scoraggiare l’uso eccessivo dell’automobile”. Insomma, pagherà di più chi prende l’auto ad esempio per andare in centro, dove mezzi alternativi esistono. Il sistema rappresenta una via di mezzo fra il ticket di accesso tradizionale e la libera circolazione, su misura del cittadino e che considera le diverse zone in cui si sposta. Metterlo in pratica però implica “un monitoraggio degli spostamenti – spiega Mastretta – che applicato a tutto il territorio è più complicato del ticket. Ora stiamo studiando gli strumenti legislativi necessari, mentre dal punto di vista tecnico esistono già le soluzioni applicabili”. Intanto sta per partire la sperimentazione sulle merci, una versione limitata del sistema che consente l’approvvigionamento del centro con lo stesso criterio. “L’artigiano o il commerciante che useranno il mezzo proprio avranno un costo diverso rispetto a quanti si affidano ad un servizio trasporto esterno” spiega l’esperto, che sarà più economico perchè con un unico accesso servirà più utenti.

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