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Smart Cities, Genova si candida in nome della sostenibilità

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea, nell’ambito del Patto dei Sindaci, ha lanciato il concorso *Smart Cities* con cui intende selezionare trenta città europee a cui consegnare il contributo di 11 miliardi di euro, un ragguardevole finanziamento a sostegno di uno sviluppo urbano delle prescelte che sia allo stesso tempo economicamente vantaggioso e rispettoso dell’ambiente. Il progetto ha come obiettivo la creazione di città che facciano della sostenibilità il proprio _modus vivendi_ attraverso l’acquisizione di una serie di pratiche e di accorgimenti a basse emissioni forti anche dell’appoggio dell’Iniziativa Industriale Europea per la trasformazione dell’industria comunitaria in un soggetto leader nel low carbon.
All’appello ha risposto anche il capoluogo ligure presentando la propria candidatura durante l’incontro *Genova Smart City*. La parola d’ordine in questo caso sarà ‘collaborazione’ visto che rappresenta un’opportunità importante per portare avanti un progetto che necessita di coordinazione e organizzazione tra i diversi settori: comune, ricerca e comparto produttivo che dovranno impegnarsi aderendo ad una serie di iniziative strettamente collegate. Per questo la città di Genova sta lavorando intensamente sul trasferimento di conoscenze ed l’ampliamento dei mercati di riferimento servendosi della collaborazione delle Istituzioni oltre che della Facoltà di Ingegneria, di Confindustria, di Enel ed IBM. Meta ultima aumentare la propria visibilità perseguendo una crescita sostenibile.
Al progetto hanno già aderito una sessantina di partner, dalle più piccole società alle grandi aziende, unite in nome della sostenibilità e impegnate in progetti di ristrutturazione e adeguamento di infrastrutture, degli edifici, dei porti, della generazione di energia tutto in funzione del miglioramento della qualità della vita, della trasformazione del territorio anche attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro green per lo sviluppo della rete infrastrutturale rendendo più attivo anche il settore della ricerca nell’ambito delle tecnologie a basso impatto ambientale.

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