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Skysail: la nave trainata da un aquilone

Varato ad Amburgo il rivoluzionario cargo russo Beluga Skysails dotato di un’enorme vela-aquilone di 160 m2, che segna il ritorno alla navigazione a vela per i trasporti marini

Aquiloni? Non più solo un gioco per bambini. E’ partito il 15 dicembre da Amburgo per il suo primo viaggio commerciale attraverso l’oceano Atlantico, il «Beluga Skysails», un progetto supertecnologico che sfrutta la forza del vento per tagliare i costi di carburante e diminuire l’inquinamento. Si tratta di un vascello mercantile portacontainer di 132 metri dotato di una enorme vela aerea, costruita con una fibra sintetica ultraleggera, che si estende fino a 160 metri quadrati. L’aquilone, manovrato da un computer, permetterà di risparmiare fino al 20% delle spese di carburante per il motore marino, tuttora comunque lo strumento primario di locomozione della nave, e quando sarà portato a 320 mq di superficie, dopo le prime esperienze pratiche, il risparmio potrebbe arrivare fino al 35%. «Segnerà l’inizio di una nuova rivoluzione» afferma Stephan Wrange, inventore e manager dello SkySail. Secondo Wrage chi più beneficerà di questa rivoluzionaria idea è il nostro pianeta. Se fosse costruita una flotta di navi simili, nell’atmosfera sarebbero immessi 142 milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica l’anno, cioè il 15% di CO2 prodotta in 12 mesi dallo Stato tedesco. Il primo viaggio del Beluga Skysails sarà a gennaio prossimo con destinazione Venezuela. Se il sistema esaudirà le attese, e questo dipenderà dai prossimi 12 mesi di test di resistenza, altre due navi più grandi in costruzione per la stessa società saranno dotate del rivoluzionario sistema con vele da 600 metri quadrati in grado di garantire un risparmio di carburante di seimila dollari al giorno. (fonte Ansa)