Si è concluso oggi a Siracusa il tour congressuale “Ambiente è Sviluppo”, partito dal Taranto (17 e 18 aprile), proseguito a Riomaggiore (SP) (15 e 16 maggio). Il convegno, promosso dal Comitato Scientifico accreditato presso il Consiglio Nazionale Forense composto dai consiglieri di stato Roberto Chieppa e Roberto Garofoli e dagli avvocati Cristina Lenoci e Franco Gaetano Scoca, ha offerto un confronto a più voci, sull’eterogenea disciplina giuridica in materia ambientale, oggi disciplinata dal d.lgs. 03 aprile nr. 152. All’appuntamento,infatti, hanno preso parte protagonisti del mondo giuridico ed accademico, esperti in discipline scientifiche, ingegneristiche ed economiche, nonché tecnici e funzionari amministrativi.
Gli argomenti trattati dai relatori nella giornata conclusiva hanno riguardato le possibilità di business ecosostenibile offerte dalle energie alternative e rinnovabili e il possibile binomio tra sviluppo industriale e tutela paesaggistica.
“Coniugare ambiente e sviluppo – ha commentato Ivanhoe Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia – costituisce la sfida strategica dei prossimi anni a livello globale. La Sicilia lo sta facendo e da tempo la cultura del mondo imprenditoriale ha iniziato un percorso di cambiamento. Ogni iniziativa per salvaguardare l’ambiente non è più vissuta come un costo ma come un’opportunità per rendere più fluido il rapporto con il territorio e come possibilità di sviluppo economico. Tutto quanto è legato a temi ecologici costituisce un driver di sviluppo collegato a significativi processi di innovazione e ricerca”.
“Il bilancio dell’iniziativa – ha dichiarato Cristina Lenoci, avvocato amministrativista e componente del Comitato Scientifico promotore del convegno – è particolarmente positivo. Opportuna è risultata l’intuizione di articolare l’iniziativa congressuale in tre tappe, Taranto, Riomaggiore e Siracusa che ha consentito di scandagliare le problematiche ambientali verificandone la diversità che le stesse assumono in contesti territoriali così differenti”. “Un fattore comune – ha concluso l’avv. Lenoci – è tuttavia prepotentemente emerso: la materia ambientale può e deve essere vissuta non solo nella sua indubbia problematicità, ma anche quale potente occasione di sviluppo”.
Antonella Filippi – Lucia Giannoccaro