”I principi che guidano il piano energetico regionale che abbiamo approvato sono quelli della salvaguardia dell’ambiente, della convenienza e della sicurezza. Puntiamo, infatti, a produrre energia utilizzando fonti rinnovabili”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, intervistato dal Tgweb della Regione.
”Mi rivolgo a tutti i siciliani – aggiunge Lombardo – perche’ si aprano al fotovoltaico. Il fotovoltaico serve alla famiglia, serve all’artigiano, serve alla piccola azienda, perche’ e’ il mezzo che puo’ ridurre i costi dell’energia per le famiglie e per le imprese. E’ una fonte enorme di ricchezza che Dio ci ha dato e che dobbiamo utilizzare”.
”Oggi – precisa ancora il presidente della Regione – e’ diventato facile installare i propri pannelli per produrre energia, quantomeno per illuminare o climatizzare la nostra casa. E questo equivale a un grosso risparmio della spesa delle famiglie e, quindi, a un aumento del reddito per le stesse famiglie”.
”Il piano – puntualizza Lombardo – non consentira’ piu’ agli speculatori di fare incetta di autorizzazioni per poi rivenderle. Chi otterra’ l’autorizzazione dovra’ costruire l’impianto e avere anche gia’ acquisita la disponibilita’ del gestore ad inserire l’energia prodotta nella rete. Questo affinche’ non si verifichi piu’ che pale eoliche girino a vuoto, come e’ gia’ accaduto”.
”Per l’utilizzazione delle energie alternative – osserva il presidente della Regione – ci sono benefici dell’Unione Europea e dello Stato. Risorse che la Regione vuole incrementare poer rendere l’investimento in questo settore conveniente per il comune cittadino, che potra’ utilizzare i contributi del cosiddetto ‘conto energia’. La produzione e l’uso di queste energie non provocano danni all’ambiente, mentre sara’ nostra cura esercitare controlli serrati sulle grandi imprese che raffinano petrolio e che producono energia dal pet coke”.
”Per i rigassificatori – sottolinea Lombardo – ci dovranno essere misure di compensazione, e se quello di Porto Empedocle e’ in dirittura d’arrivo, per quello di Priolo occorre tenere conto del pronunciamento negativo espresso dai cittadini; referendum che va quantomeno rivisto e ripetuto, perche’ occorre garantire la sicurezza insieme alla convenienza. In sostanza, nel futuro la produzione di energia da fonti non rinnovabili dovra’ essere sempre piu’ ridimensionata”.
”Non e’ vero che abbiamo detto si’ al nucleare – precisa il presidente -. Abbiamo detto che puo’ essere accettato a tre condizioni: che si abbia certezza sulla sicurezza, a cominciare dalla gestione delle scorie; che ci sia convenienza per i siciliani; e, infine, che ci sia un pronunciamento positivo, da parte dei siciliani, attraverso lo strumento del referendum”.
”Scontiamo un grande ritardo negli investimenti – conclude Lombardo – dalle ferrovie alla nella rete elettrica nazionale. Si investono miliardi di euro in altre regioni mentre in Sicilia dobbiamo fare i conti con reti obsolete.
Certo, nel passato sono state negate autorizzazioni, ma il problema ora e’ superato. Da Terna ci aspettiamo investimenti per centinaia di milioni di euro per dotare la regione di una rete all’altezza del Paese”.
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