Non nasconde le proprie perplessità il governatore siciliano, Raffaele Lombardo, sul futuro dell’eolico nell’Isola. L’occasione la ha fornita il convegno organizzato da Italia Nostra oggi a Palermo a cui hanno partecipato studiosi ed esponenti politici provenienti anche dall’estero. Lombardo teme che la nascita di parchi eolici nell’Isola porti ad un forte deterioramento del Paesaggio: “Non so se la nostra sarà una battaglia vincente perché siamo attaccati da tutte le parti. Prolificano anche i ricatti occupazionali. Con questo Piano (il Pears, ndr) mi sarò fatto qualche nemico, ma spero che servirà a diffondere la consapevolezza tra i siciliani della necessità di difendere i propri tesori, tra i quali c’è il nostro paesaggio”. Il piano energetico pubblicato oggi dalla Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia pone dei puntelli che restringono lo sviluppo dell’eolico: . “Abbiamo avuto numerose contestazioni per avere fermato il ‘gioco’ dell’eolico in attesa di imporre regole certe con il Pears. Abbiamo imposto che chi volesse realizzare un progetto eolico, avesse anche la proprietà del sito su cui realizzarlo”.
Ma non è uno stop definitivo quello di Lombardo: “Non sono per la chiusura assoluta dell’eolico, sono per il minimo eolico”. Critiche dal convegno sono giunte dall’ex presidente francese Valery Giscard d’Estaing che “rovina completamente” il paesaggio. “Nel futuro – ha proseguito Giscard d’Estaing – bisognerà focalizzare l’attenzione sul solare, e prima che ciò si affermi bisogna puntare sul nucleare. Una sola centrale nucleare produce più di 1.500 impianti eolici”. Molto critico anche il consigliere nazionale di Italia Nostra Carlo Ripa di Meana che ha detto che è stata “svelata la “vocazione affaristica” dell’eolico e “la modestia del suo apporto energetico”.