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Si sciolgono i ghiacciai e il confine si sposta più in là

(Rinnovabili.it) – Forse nessuno ci pensava, che il “climate change” potesse influire anche sulla geografia politica? Già infatti se ne sono accorti negli ultimi anni gli addetti alla manutenzione dei confini tra Italia e Svizzera e tra Italia e Austria. n che modo? I tecnici hanno osservato delle variazioni nelle linee di cresta, lungo la quale era stato fissato il confine di stato.
Già dagli anni ’90 il fenomeno si era reso visibile soprattutto sulla linea spartiacque con l’Austria, al punto che il Parlamento italiano aveva dovuto varare, nel dicembre 2005, una legge che ratificasse, la natura dei confini con lo stato austriaco.
Anche per il confine italo – svizzero, soprattutto tra il Cervino e il Monte Rosa ha subito delle modifiche. che ha posto problemi anche di ordine giuridico internazionale (non tanto sulla sovranità di poche centinaia di metri quadri di ghiaccio) per esempio nei limiti di giurisdizione negli interventi di pronto soccorso
Visti questi problemi, il ministro degli esteri, Franco Frattini, ha presentato un dl, per il quale il nuovo tracciato della frontiera dovrà essere deciso ad intervalli regolari, in base alla progressiva trasformazione dei ghiacciai. Insomma un confine “mobile” che potrà adattarsi di anno in anno alle modifiche della cosiddetta linea displuviale senza ulteriori interventi legislativi o diplomatici.
E, in barba ai teoremi dei “negazionisti”, il cambiamento climatico obbliga il governo a legiferare proprio a a causa degli effetti del riscaldamento globale e al conseguente scioglimento dei ghiacci.

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