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Shell: un centro di ricerca dedicato al carbon storage

Firmato un accordo di collaborazione scientifica e tecnologica tra il Gruppo energetico, Imperial College e Qatar Petroleum

Sono in molti a ritenere, dato l’alto grado di inquinamento della CO2, che lo stoccaggio geologico del biossido di carbonio possa efficacemente limitare le emissioni nocive fino a un massimo del 55% e generare un’influenza positiva sul clima. Ed è proprio su questo slancio che Shell ha siglato a Londra un accordo di collaborazione scientifica e tecnologica con Imperial College, Qatar Petroleum e Qatar Science & Technology Park per la creazione di un centro di ricerca dedicato ai giacimenti di idrocarburi e ai meccanismi di CCS ovvero cattura e ritenzione della CO2 nel sottosuolo. Il centro verrà supportato finanziariamente da un investimento di 70 milioni di dollari per i prossimi 10 anni ed avrà sede legale presso il Qatar Science & Technology Park (QSTP). Tra gli obiettivi dell’intesa c’è la determinazione a comprendere meglio tecniche e meccanismi per il sequestro del monossido di carbonio all’interno di determinate formazioni rocciose, al fine di sviluppare tecnologie di sfruttamento dei giacimenti che siano più sostenibili, permettendo anche di elaborare piani e processi innovativi di gestione dei rigetti industriali di CO2 che, in futuro, potrebbero pertanto essere immessi nel sottosuolo.