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Shell: per il biofuel da alghe bisognerà attendere ancora

(Rinnovabili.it) – Il CEO dell’azienda petrolifera Royal Dutch Shell, Peter Voser, ha dichiarato che i biocarburanti di seconda generazione non verranno commercializzati almeno per un altro decennio nonostante la ricerca si stia impegnando a favore dello sviluppo del settore.
Voser ha dichiarato al Financial Times che prima di avere un impianto operativo per la produzione e la commercializzazione dei biocarburanti si dovrà portare a termine una fase di sperimentazione e di test che non darà i suoi frutti a breve termine.
L’azienda ha attualmente in corso un numero di progetti superiore rispetto ad ogni altra azienda concorrente nel settore dei biocarburanti di seconda generazione ed è dunque particolarmente interessata allo sviluppo della tecnologia in questione.
La precisazione è stata fatta in occasione del lancio della campagna pubblicitaria sulla ricerca nel campo della trasformazione e sfruttamento delle alghe della ExxonMobil, la più grande compagnia petrolifera americana nonché rivale della Shell.
Nonostante ci siano biocarburanti di seconda generazione che includono etanolo cellulosico composto da rifiuti vegetali tra cui trucioli di legno e paglia ma tali prodotti sono considerati meno controversi rispetto a quelli di prima generazione che seguivano l’andamento dei prezzi degli alimenti e non generavano un sensibile risparmio in termini di riduzione delle emissioni.

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