“Un progetto innovativo, all’avanguardia nel nostro Paese, che vede l’Ateneo protagonista insieme a soggetti privati. Si punta sulle energie rinnovabili, ma anche a cambiare le nostre aziende agricole rispetto alle attività di tipo tradizionale. Quello che proponiamo potrebbe diventare un modello da esportare in Italia e all’estero”. Il professor Francesco Bistoni, Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, nel corso dell’incontro svoltosi questa mattina a Palazzo Donini, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha voluto evidenziare il significato che avranno le serre ‘fotovoltaiche’ che verranno realizzate nelle zone di Casalina di Marsciano e di Castiglione del Lago. Avranno una superficie complessiva di 4 ettari, per una potenza installata di circa 6 MW e comporteranno un investimento, da parte di soggetti privati, pari a 25 milioni di Euro; le strutture saranno utilizzate per attività florovivaistiche.
Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti, oltre alla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il sindaco di Marsciano, Alfio Todini, il vicesindaco di Castiglione del Lago, Romeo Pippi, l’investitore Enrico Baratta, già impegnato fortemente nella green economy per la F solar Power srl, e i rappresentanti delle banche finanziatrici. Nel corso dell’incontro il professor Bistoni ha siglato, con il dottor Giovanni Bartolini (della Rienergy srl, la società che realizzerà le serre), l’accordo che consentirà, a breve, di iniziare i lavori che saranno conclusi nell’aprile del 2011.
“La nostra Regione è fortemente interessata ai progetti innovativi che favoriscano la produzione di energia da fonti rinnovabili – ha affermato la presidente Marini. In questo caso specifico è significativo che sia l’Ateneo a farsi promotore dell’iniziativa, divenendo ‘imprenditore’, e che si collabori con il mondo dell’impresa. Un percorso che dovrà sempre di più riguardare le aziende umbre che, come Regione, accompagneremo verso progetti come questi, guardando da un lato all’utilizzo delle energie rinnovabili, dall’altro alla tutela del paesaggio e del territorio che rappresentano una grande risorsa dell’Umbria”.
“Sono almeno tre i motivi che ci rendono oggi felici – ha spiegato Enrico Baratta. In primo luogo perché andiamo ad operare nel settore della green economy, un comparto di grande interesse e di tante speranze. Inoltre è per noi un onore collaborare con l’Ateneo di Perugia che rappresenta un’eccellenza assoluta. Infine questo progetto rappresenta un esempio di collaborazione Università – impresa che oggi è imprescindibile nel comparto dell’economia e dello sviluppo”.
Il progetto, avviato nel suo iter valutativo più di un anno fa, è stato coordinato dal dottor Alessandro Gentile, direttore del Consorzio Impresa Fondazione Ateneo Perugia (CIFAP) che ha gestito le strutture tecniche e consolidate realtà umbre, che hanno collaborato alla realizzazione del piano, quali l’ingegner Mauro Calzola della Tetra Engineering per gli aspetti tecnici e il dottor Piero Centi della KPS Advising di Perugia per quelli economico-finanziari.
L’iniziativa, che si propone di favorire la multifunzionalità energetica (consentire cioè un’integrazione del reddito del sistema agricolo), verrà realizzata con il fondamentale supporto della Fondazione Agraria dell’Università degli Studi di Perugia che metterà a disposizione i terreni per le installazioni e le conoscenze in grado di realizzare una struttura la cui funzionalità è frutto di una lunga esperienza nell’ambito florovivaistico.