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SER, per gli obiettivi 2020 la Francia ha bisogno di una rivoluzione energetica

(Rinnovabili.it) – La Francia ha bisogno di una rivoluzione per riuscire a raggiungere gli obiettivi energetici fissati al 2020. La lobby degli industriali SER (Syndicat des Energies Renouvelables) ha avvertito il paese sottolineando che, con l’attuale burocrazia, non si riuscirà a far fronte alla produzione energetica da fonte rinnovabile, stabilita al 23% sul totale generato, visto che ormai mancano solo 9 anni alla fine del decennio. Proprio per questo la SER ha reso noto che, secondo i propri calcoli, senza sostanziali modifiche alle regole che governano il comparto gli obiettivi non potranno essere raggiunti.
Jean-Louis Bal, a capo del SER ha dichiarato che verranno presentate nuove proposte legislative per riuscire a mantenere gli obiettivi europei prefissati. “Non è troppo tardi … ma è ora che dobbiamo dare l’allarme. Perché se aspettiamo fino al 2015, allora sì che sarà troppo tardi”, Bal ha riferito ai giornalisti in una conferenza stampa. “Non c’è sufficiente sostegno finanziario, ma non è questo l’unico problema. Vi è anche una necessità di ridurre i vincoli amministrativi, in particolare per l’eolico”.
La Francia, che da sempre sfrutta soprattutto le centrali nucleari per produrre energia, a seguito del disastro di Fukushima ha sentito la necessità di aumentare la quota di elettricità prodotta da fonte rinnovabile volgendo lo sguardo soprattutto all’eolico. La Francia, infatti, ha recentemente istallato 6 GW di potenza (ma solo 1 GW nel 2010) con la previsione di ulteriori 1,5 GW entro il 2020, necessari a raggiungere l’obiettivo prefissato di 19 GW. In linea con le necessità energetiche del paese il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato un bando di gara per la costruzione di una prima ondata di impianti eolici off-shore che potrenne portare a 3 nuovi GW di potenza istallata.

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