Rinnovabili

Scuole solari per Nuoro

La Provincia di Nuoro, cattura il sole dotando 10 Istituti Superiori di impianti fotovoltaici di 20 kW per la produzione di energia elettrica. E’ il primo passo per l’attuazione del Piano Energetico Provinciale nel contesto del progetto “Polo Energetico Integrato”. La Regione, infatti, ha finanziato i progetti presentati all’Assessorato Ambiente, Urbanistica ed Energia della Provincia e coordinati dal CIRPS dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, che riguardano gli istituti Superiori di Nuoro, Siniscola e Macomer. Si tratta di un intervento organico per contribuire non solo al futuro sostenibile, introducendo nelle aule, e più in generale nel cittadino, il valore della cultura ambientale quale elemento trasversale e di legame tra le dimensioni della sostenibilità (economia, società ed ambiente) per migliorare la qualità della vita delle generazioni presenti e future, ma anche per ottenere ritorni economici positivi di risparmio nel bilancio della Provincia.
Di fronte alla richiesta di un taglio del 6,3% delle emissioni di CO2, che la Commissione UE ha fatto all’Italia, contestualmente all’approvazione del Piano nazionale italiano 2008-2012 per l’assegnazione delle percentuali di emissione di anidride carbonica, risultano preminenti gli sforzi per contribuire all’applicazione e alla diffusione delle energie rinnovabili, prima tra tutte quella solare fotovoltaica, in rapidissima espansione.
Un impianto fotovoltaico produce mediamente, per ciascun kW di picco installato, dai 1.200 ai 1.400 kWh annui in Italia ed evita l’emissione di circa 800 kg di CO2 che, detto in altre parole, significa che ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l’emissione di circa 0,57 kg di anidride carbonica.
Sulla base dei dati come quelli riportati e sulla base dell’impegno verso le sfide sul futuro energetico, la Provincia di Nuoro propone la realizzazione di 10 impianti solari fotovoltaici di potenza nominale complessiva di 200 kWp.
L’impianto consentirà sia benefici in termini economici, sia benefici in termini di contributo alla salvaguardia dell’ambiente, in quanto:
• Verranno risparmiate 19 Ton di petrolio per anno per un totale di 570 Ton per la durata utile dell’impianto (30 anni)
• Verranno evitate emissioni per circa 3.701 Ton di anidride carbonica per la durata utile dell’impianto (30 anni)
Con il suo contributo, la Provincia di Nuoro afferma il suo impegno ad ottimizzare al massimo questa fondamentale ed inesauribile fonte di energia, in modo che le generazioni future possano ancora godere delle bellezze di questo nostro Pianeta. Una scelta obbligata dalla quale oggi non si può più prescindere.
I dati scientifici sul riscaldamento climatico e sul suo legame con l’aumento delle emissioni di CO2 sono allarmanti, e lo sono ancora di più se si considera che il 65% delle emissioni di CO2 è connesso al consumo energetico. Alla luce di tale constatazione, numerosi Paesi si sono già impegnati, sottoscrivendo il protocollo di Kyoto, a ridurre le rispettive emissioni di CO2.
Sulla base del principio di “comuni, ma differenziate responsabilità”, il Protocollo di Kyoto impegna i paesi industrializzati e quelli in transizione economica ad una riduzione delle emissioni dei principali gas ad effetto serra rispetto ai valori del 1990. I Paesi soggetti a vincolo di emissione sono 39 ed includono, fondamentalmente, i paesi europei (inclusi quelli dell’est ). Gli obiettivi specifici di riduzione delle emissioni sono stati quantificati per il periodo 2008-2012, mentre, per i periodi oltre il 2012 saranno negoziati nuovi obiettivi che potrebbero includere un numero di paesi maggiore.
Il Protocollo di Kyoto diventerà vincolante quando sarà ratificato da un numero di paesi le cui emissioni totali, al 1990, rappresentino almeno il 55% delle emissioni di gas serra di tutti i paesi con vincoli.
L’Italia, così come gli altri paesi dell’Unione Europea, rientra fra i paesi che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto.

Il forte interesse, sviluppatosi in questi ultimi anni, verso soluzioni nel settore energetico ed inquadrabili in un contesto di sviluppo compatibile, non poteva non destare l’interesse di un gran numero di interlocutori, che sempre più spesso decidono di rivolgersi a tecnologie rinnovabili e, tra queste, in particolare, al fotovoltaico.
Tra le energie rinnovabili, il solare fotovoltaico è in veloce espansione in tutto il mondo perché facile, accessibile e adeguatamente incentivato da molti governi attraverso la promozione di iniziative e l’erogazione di contributi per la sua diffusione.
Il fotovoltaico è un processo che consente di trasformare direttamente la luce solare in energia elettrica in corrente continua, sfruttando il cosiddetto “effetto fotovoltaico”. Questo effetto si basa sulla proprietà che hanno alcuni materiali semiconduttori, opportunamente trattati (fra cui il Silicio, elemento diffuso in natura) di generare energia elettrica quando vengono colpiti dalla radiazione solare.
Gli impianti fotovoltaici sono puliti, facili da gestire e possono godere di diversi finanziamenti e incentivi. Di recente, il settore ha vissuto un’importante trasformazione per quanto riguarda la concessione di contributi; si è passati infatti dai contributi in conto capitale (contributi a fondo perduto fino al 70-75% del costo dell’investimento) ai contributi in conto energia (si riceve un contributo per la quantità di energia autoprodotta ed eventualmente autoconsumata). Ecco perché, sui bilanci economici, l’installazione di un impianto fotovoltaico è un investimento importante.
Ulteriori vantaggi dei sistemi fotovoltaici sono la modularità, le esigenze di manutenzione ridotte (dovute all’assenza di parti in movimento), la semplicità d’utilizzo e soprattutto, un impatto ambientale estremamente basso. In particolare, durante la fase di esercizio, l’unico vero impatto ambientale è rappresentato dall’occupazione di superficie. Tali caratteristiche rendono la tecnologia fotovoltaica particolarmente adatta all’integrazione negli edifici in ambiente urbano. In questo caso, infatti, sfruttando superfici già utilizzate, si elimina anche l’unico impatto ambientale in fase di esercizio.
I benefici ambientali ottenibili dall’adozione di sistemi fotovoltaici sono proporzionali alla quantità di energia prodotta, supponendo che questa vada a sostituire dell’energia altrimenti fornita da fonti convenzionali.

La possibilità di utilizzare questa tecnologia, di far conoscere, e quindi apprezzare, il fotovoltaico quale strumento destinato a rivoluzionare il settore energetico, a cominciare dagli edifici pubblici e dalle scuole, significa gettare nelle nuove generazioni il seme del rispetto e della tutela dell’ambiente. Significa dunque puntare a un investimento sul piano didattico-formativo oltre che su quello economico.

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