Rinnovabili

Scuola: all’Istituto Vallauri si produce energia pedalando con cyclette

Produrre energia pedalando su una cyclette. E’ questo l’obiettivo dell’Aula energetica, realizzata con finanziamenti della Provincia, nell’istituto Vallauri di Roma e presentata oggi, nell’ambito del Forum P.A. dall’assessore provinciale alla scuola Paola Rita Stella.

“Gli studenti – ha spiegato Stella – pedalando potranno produrre energia per la scuola. In questo modo educhiamo le ragazze e i ragazzi a comprendere il senso e il valore del risparmio energetico. Credo infatti che il ruolo della Pubblica Amministrazione sia proprio quello di indicare la strada per garantire alle nuove generazioni sviluppo e qualità della vita. Con questa consapevolezza e responsabilità l’Amministrazione provinciale ha investito in questi anni risorse importanti per promuovere progetti finalizzati all’innovazione nel campo delle energie alternative, dell’efficienza energetica, più in generale, della sostenibilità ambientale”.

La Giunta Zingaretti ha infatti già installato 156 impianti fotovoltaici sui tetti delle scuole superiori del territorio: “un investimento importante in termini di sviluppo sostenibile e di risparmio economico – ha concluso Stella – Infatti ben ottantanove sono stati realizzati in project financing, quindi a costo zero per la Provincia e 67 sono stati finanziati dalla precedente Amministrazione”.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’istituto Vallauri, Di Segni, che ha sottolineato come l’aula energetica sia “la migliore lezione per far capire ai ragazzi come si può creare e accumulare energia anche pedalando”.

Durante l’incontro, inoltre, l’ingegnere Claudio Dello Vicario, dirigente del I° servizio del X Dipartimento, ha illustrato il progetto per l’ampliamento dell’istituto Alberghiero di Civitavecchia (Viale Adige), dove un normale ampliamento sta diventando anche un’occasione di formazione ed educazione per gli studenti.

“Questo progetto – ha detto Dello Vicario – attraverso un uso sapiente dei materiali, l’attento studio dell’esposizione al suolo, una dotazione tecnologica orientata al massimo sfruttamento delle risorse energetiche reperibili in loco, porterà gli studenti a vivere quotidianamente in un edificio ZEB (Zero Energy Building), dove il consumo totale annuale di energia primaria sarà inferiore alla produzione energetica ottenuta in loco con le energie rinnovabili. La spesa di questa ristrutturazione calcoliamo che potrà essere ammortizzata in poco più di dieci anni, mentre il ritorno in fatto di qualità di vita sarà altissimo”.

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